Il pilone azzurro non si nasconde in vista della sfida ai caucasici
Alla partita contro la Georgia, che si terrà a Batumi domenica 10 luglio, con calcio d’inizio alle ore 18 (diretta su Sky Sport), non manca poi molto.
L’Italia dopo la faticosa affermazione contro il Portogallo (31-38 a Lisbona) e invece la convincente vittoria contro la Romania (13-45 a Bucarest) è pronta alla battaglia contro i caucasici, in un Test Match che si preannuncia rovente, in particolare in mischia, uno dei punti di forza assoluti dei Lelos.
E a proposito di mischia e di prima linea chi se non Simone Ferrari a parlare ai media della sfida che attende gli Azzurri. Ecco le parole del pilone.
“Sappiamo – ha esordito nell’incontro in videoconferenza – che ci sarà grande attenzione sulla battaglia in mischia, ma sappiamo anche che dovremo stare attenti a tutto: al drive, alla touche e al fatto che loro, in generale sono una squadra molto pesante”.
“In mischia stiamo lavorando su tutto: ci siamo resi conti che a volte non abbiamo ancora sincronismi e un’ idea collettiva perfettamente sintonizzata, ma questo non ci deve scoraggiare, anzi. L’obiettivo dev’essere quello di essere al massimo e di poter creare sempre delle ottime piattaforme per i nostri trequarti”.
Sulla soglia di attenzione: “In difesa dovremo stare attenti a tutti i livelli, sia nel gioco aperto sia in mischia ordinata. L’importante, quando saremo ingaggiati 8 contro 8, sarà cercare di stare in asse il più possibile, anche perché quando ci sono i crolli tante volte i fischi 50-50 non sai mai da che parte vanno”-
“A questo voglio aggiungere che ci serve ovviamente anche disciplina. Qui non siamo nei campionati coi club, i Test Match hanno un altro standard: contro la Romania abbiamo concesso, tra falli difensivi e falli offensivi, 12 penalità. Sono troppe. Il limite massimo per non avere troppe sofferenze è identificato in 9, da 10 in su vai sotto pressione e noi in questa partita abbiamo bisogno di tranquillità”.
Il sapore della vittoria: “Dobbiamo vincere, in qualsiasi modo, anche in maniera sporca. Per farlo, serviranno tre ingredienti chiave: accuratezza, precisione e lucidità. Contro la Romania, anche se ci sono state delle sbavature, in particolare all’inizio, abbiamo fatto vedere di essere capaci di mettere in campo qualcosa di importante: da lì dobbiamo ripartire”.
Su sè stesso: “Se sono stanco? No. Ho saltato il Sei Nazioni e ho cominciato a prendere il ritmo solo ad aprile, quando col Benetton sono andato a fare il tour in Sudafrica. Anzi, più gioco più mi sento meglio, confidente, e capisco anche che il mio ginocchio sta tornando su degli standard fisici ottimali.
Queste partite non sono state facili, a volte mi sono sentito un po’ sottotono, ma sono fiducioso, anche se so che andremo a misurarci contro una mischia di altissimo livello”.
Infine il gruppo: ” Siamo consapevoli dell’importanza di questa partita per il nostro movimento. Sappiamo che ogni Sei nazioni i georgiani non mancano di far capire che vorrebbero il nostro posto. Nella partita vi saranno difficoltà lo sappiamo: ma dobbiamo rimanere uniti e tranquilli. Vogliamo questo successo e abbiamo le carte in regola per prendercelo”.
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