I gallesi portano a casa una partita nervosa e dai ritmi spezzettati: gli azzurrini affronteranno l’Inghilterra per il terzo posto
Tre punti: ecco quanto è mancato all’Italia per conquistare la finalissima. Un pareggio, infatti, sarebbe bastato per stare davanti al Galles, vincitore per 23-20, e guadagnarsi il match finale contro il Sudafrica. Saranno i gallesi a giocarsi il primo posto delle Summer Series Under 20, mentre l’Italia ospiterà a Monigo l’Inghilterra per la rivincita dello storico match dell’ultimo Sei Nazioni.
Una partita nervosa, tesa, con tanti falli e tanti cartellini, con una mischia ordinata piena di reset – gestiti non in maniera ottimale dal direttore di gara – e un ritmo sempre spezzettato. La partita è scivolata nelle mani del Galles, più scafato quando si tratta di essere cinici e brutali, ma questa sconfitta non deve cancellare l’ottimo torneo disputato dagli azzurrini, che dovranno concentrarsi subito sulla finale per il 3° posto di martedì prossimo.
La cronaca
L’inizio del Galles è molto aggressivo: prima recupera palla con una controruck sulla ricezione italiana da calcio d’inizio, poi trova i primi 3 punti grazie al piede di Hawkins, che capitalizza un penalty guadagnato in mischia. Il pacchetto azzurro però si prende subito la rivincita, con Bartolini e Genovese che arano la mischia avversaria a metà campo.
Pani trova un’ottima penaltouche, e sugli sviluppi dell’azione Passarella sfiora la meta con un impatto devastante. Pallone considerano ingiocabile ma ancora in campo, quindi si riparte con una mischia ai 5 metri per gli azzurrini, che confermano la superiorità del loro pacchetto. Bartolini costringe Nathan Evans all’ennesimo crollo, e il pilone destro paga con un cartellino giallo.
Con l’uomo in più, l’Italia muove il pallone da una parte all’altra del campo. Prima una bella carica di Cuminetti, poi Cuoghi apre su Sante che è bravo a servire Passarella con il tempo giusto. Il numero 12 azzurro, in grandissima forma, marca alla bandierina per il vantaggio italiano. Sante colpisce il palo e si resta sul 5-3. Proprio la mischia ordinata diventa la chiave di questa partita: spesso i pacchetti non sono stabili, e l’arbitro richiama più volte le prime linee (in particolare Genovese e Barratt), anche se l’impressione è che sia la prima linea gallese ad “inquinare” la stabilità della mischia.
Il Galles reagisce con la consueta aggressività, e trova il controsorpasso con il piede di Hawkins al 19′, dopo una bella azione di un elettrico Harri Houston, e l’inferiorità gallese termina sul 6-3 per gli ospiti. L’Italia però rimette il naso davanti, Cuoghi con un calcetto mette in difficoltà il triangolo allargato gallese e conquista un calcio di punizione a 5 metri dalla meta. Si sceglie la mischia, che funge da piattaforma per la seconda meta: la coppia Cuoghi-Sante apre su Mey, che trova un ottimo passaggio per l’imbucata di Pani, che passa in mezzo a due e segna il 12-6.
La reazione del Galles è immediata, con un bellissimo scambio tra Winnett e Houston che frutta una meta che però viene annullata dal direttore di gara. I gallesi, che avevano un vantaggio, decidono di giocare alla mano e con due carica, Tshiunza prima ed Evans poi, marcano in mezzo ai pali. L’Italia risponde con il piede di Sante, che segna il 15-13.
Il Galles chiude il primo tempo in attacco: calcio passaggio di Edwards su Harri Houston, con Pani che va a contrastarlo ma lo placca in aria senza pallone. Il direttore di gara ammonisce l’estremo azzurro, ma non assegna la meta tecnica poiché il gallese non aveva comunque la certezza di poter arrivare sul pallone. Gli azzurri, sotto pressione, alla fine cedono a tempo scaduto sulla carica di Tshiunza, che segna e fissa il punteggio sul 20-15 all’intervallo.
Ad inizio ripresa il gioco è spezzettato, entrambe le squadre commettono molti errori e nessuno riesce a creare delle vere occasioni. All’ennesimo reset della mischia l’arbitro ammonisce sia Genovese che Barratt, oggetto di numerosi richiami dall’inizio della partita. Dopo 20 minuti di battaglia in mezzo al campo, l’Italia ha la possibilità di ribaltare il risultato. Touche di Frangini ben raccolta da cenedese, la maul non fa strada, ma l’azione in campo aperto dei ragazzi di Brunello si trasforma in un vero e proprio assalto. Il Galles commette più di un fallo, e alla fine è Adam Williams a pagare per tutti.
L’Italia, dopo un lungo assalto, alla fine marca la meta: Cuoghi allarga su Sante, che trova un passaggio splendido per Cuminetti, che salta due avversari e marca alla bandierina la meta del pareggio. L’apertura azzurra non trova i pali da posizione difficile, e si resta sul 20-20.
A 4 minuti dalla fine, Hawkins va per i pali dalla lunga distanza, e trova un grandissimo calcio per il vantaggio gallese: 23-20. Il punteggio non cambierà più: il Galles conquista la finalissima delle Summer Series under 20. L’Italia contenderà il terzo posto all’Inghilterra, martedì prossimo alle 18.00.
Francesco Palma
Italia: 15 Lorenzo Pani; 14 Federico Cuminetti, 13 Francois Carlo Mey, 12 Dewi Passarella, 11 Filippo Lazzarin; 10 Giovanni Sante, 9 Andrea Cuoghi; 1 Riccardo Bartolini, 2 Lapo Frangini, 3 Riccardo Genovese; 4 Alessandro Ortombina (Cap.), 5 Alex Mattioli; 6 Giulio Marini, 7 Giovanni Cenedese, 8 Matteo Rubinato.
A disposizione: 16 Tommaso Scramoncin, 17 Luca Rizzoli, 18 Valerio Bizzotto, 19 Francesco Ruffolo, 20 Carlos Berlese, 21 Sebastiano Battara, 22 Nicolò Teneggi, 23 Flavio Pio Vaccari, 24 Filippo Lavorenti, 25 Lorenzo Elettri, 26 Alessandro Gesi.
Mete: Passarella 15′, Pani 27′, Cuminetti 71′
Trasformazioni: Sante 27′
Punizioni: Sante 37′
Cartellini: giallo per Pani (40′) per placcaggio senza palla, giallo a Genovese (51′) per crolli ripetuti in mischia
Galles: 15 Cam Winnett; 14 Oli Andrew, 13 Mason Grady, 12 Joe Hawkins (Cap.), 11 Harri Houston; 10 Dan Edwards, 9 Morgan Lloyd; 1 Rhys Barratt, 2 Efan Daniel, 3 Nathan Evans; 4 Christ Tshiunza, 5 Dafydd Jenkins; 6 Ben Williams, 7 Ethan Fackrell, 8 Ryan Woodman.
A disposizione: 16 Oli Burrows, 17 Cameron Jones, 18 Adam Williams, 19 Mackenzie Martin, 20 Morgan Morse, 21 Luke Davies, 22 Josh Phillips, 23 Bryn Bradley, 24 Joe Westwood, 25 Iestyn Hopkins, 26 Caleb Salmon.
Mete: Evans 33′, Tshiunza 40′
Trasformazioni: Hawkins 33′, 40′
Punizioni: Hawkins 4′, 19′, 76′
Cartellini: giallo ad Evans (14′) per falli ripetuti in mischia, giallo a Barratt (51′) per crolli ripetuti in mischia, giallo a A. Williams (67′) per falli ripetuti
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