L’allenatore degli azzurri motiva il XV scelto e parla di tanti altri temi riguardanti la sfida contro i Lelos
Domenica alle 18.00 Georgia-Italia chiuderà il trittico dei test match azzurri per l’estate 2022 ma sopratutto metterà di fronte la squadra di Kieran Crowley alla sfida più importante del periodo, viste le ambizioni di Sei Nazioni mai negate dai Lelos. L’allenatore neozelandese è intervenuto in conferenza stampa per spiegare le sue scelte in vista della partita di Batumi.
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Sulla formazione – “Inizialmente pensavo di confermare Manuel Zuliani in terza linea dopo la grande partita che ha fatto a Bucarest, ma ha subito un colpo duro e non si è ripreso. Quindi Ruzza resta in terza linea. Sulla mediana sono stato soddisfatto di quello che hanno fatto vedere Alessandro Garbisi e Tommaso Allan dunque si meritano un’altra opportunità. Giusto riconfermare anche altri che hanno fatto bene con la Romania, i 23 che sfidano la Georgia sono comunque il frutto del lavoro fatto in queste settimane e dei due test precedenti”.
Sulla possibilità di schierare Allan 10 e Paolo Garbisi 12: “Ci abbiamo pensato ma non per questa gara. Vedendo gli avversari e il tipo di gioco che cercheremo di attuare pensiamo che sia meglio avere un ball carrier come Zanon e un difensore molto solido come Brex in mezzo al campo”.
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Sulla composizione della panchina con il format 6+2: “L’abbiamo già proposto in altre situazioni. Domenica ci sarà tantissimo lavoro da fare per gli avanti dunque preferisco avere un cambio in più per la mischia rispetto a uno fuori. Inoltre sia Fusco che Paolo Garbisi sono adattabili in diverse posizioni tra i trequarti, dunque ci danno possibilità di rimodulare il reparto se servisse”.
Sugli avversari – “Sappiamo che sarà una gara molto fisica con una squadra che ha dominato il Rugby Europe Championship negli ultimi anni. Dobbiamo però pensare solo a noi stessi, prepariamo questa gara come abbiamo fatto prima del Portogallo o prima degli All Blacks, non dobbiamo forzarci per cambiare in base all’avversario. Sono fiducioso perché gli allenamenti in settimana sono andati bene, vedremo domenica cosa succederà”.
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Sul rientro di Lamaro da capitano e su quello che ha fatto Padovani una settimana fa – “Edoardo ha dimostrato di avere ottime capacità di leadership, ha fatto un buon lavoro e lo apprezzo. Ora però col rientro di Lamaro il ruolo torna sulle spalle del leader designato di questa Nazionale per una partita importante”.
Sui giocatori adattati come ala, da Menoncello a Padovani – “Al momento quella è una posizione sulla quale serve lavorare per costruire giocatori con skills internazionali. Anche Capuozzo potrebbe ricoprire quel ruolo, abbiamo bisogno di sviluppare maggiori qualità. Ci sono comunque elmenti come Simone Gesi e Mori che potranno tornare utili in futuro”.
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