Nel test contro l’Irlanda non è stata applicata la regola vista al Sei Nazioni in Irlanda-Italia
A quanto pare Jaco Peyper non ha guardato con attenzione il Sei Nazioni 2022. Se lo avesse fatto, e se lo avessero fatto i suoi assistenti, non avrebbe probabilmente permesso agli All Blacks di giocare con un giocatore in più per circa due minuti nel secondo test con l’Irlanda, vinto poi da quest’ultima per 12-23.
Al 33′ si è infatti configurata una situazione simile a quella di Irlanda-Italia, quando gli Azzurri furono costretti a giocare in 13 dopo il cartellino rosso di Hame Faiva. In quel momento gli All Blacks si trovano con 13 uomini in campo: il pilone destro Ofa Tu’ungafasi è nel sin bin per un placcaggio senza palla ai danni di Garry Ringrose, Dalton Papalii è uscito per consentire l’ingresso di Angus Ta’avao, che ha ricevuto però un rosso per un placcaggio pericoloso sempre sul solito Ringrose.
C’è un calcio di punizione a 5 metri dalla meta per l’Irlanda e Johnny Sexton chiede di trasformarlo in una mischia, cosciente dei problemi degli All Blacks, che hanno così perso entrambi i piloni destri. A quel punto succede il patatrac: la Nuova Zelanda toglie Ardie Savea per far entrare Aidan Ross, un pilone sinistro che però non può giocare a destra, quindi si va per mischie no contest. La conseguenza ulteriore, però, dovrebbe essere che gli All Blacks facciano uscire dal campo un altro giocatore, almeno fino a quando non si tornerà in una situazione di mischie regolari. Cosa che non è mai avvenuta.
Dal video si conta agevolmente che gli All Blacks sono in 13
Gli All Blacks inizialmente beneficiano dell’errore arbitrale, riuscendo a difendere alla disperata l’attacco da mischia chiusa con due uomini in meno, pur con Quinn Tupaea a flanker e Beauden Barrett numero 8.
Quando però termina la penalità di Tu’ungafasi, al 35′, i neozelandesi rimettono in campo il pilone, Papalii e Savea, ritrovandosi improvvisamente in 15. L’arbitro ferma il gioco e, dopo qualche momento di evidente confusione per l’errore precedente, finisce per tenere fuori Ardie Savea per il resto dell’incontro, sicuramente non il proposito della squadra in nero, che si vede costretta a tener fuori il proprio miglior giocatore.
Al di là dei problemi di gestione dello staff neozelandese, è grave che un quartetto di arbitri internazionali non applichi in maniera così evidente e marchiana una regola all’interno di un test match di primissimo livello come quello tra la seconda e la quarta squadra del ranking mondiale.
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