Quanti rischi ad Asti nel 2003…Riscopriamo chi ha deciso le sfide dirette tra le due formazioni che si ritrovano domenica
Si è parlato tanto negli ultimi anni della rivalità (più sulla carta che di fatto) tra la Nazionale italiana di rugby e quella georgiana, con le ambizioni caucasiche di prendere il posto degli azzurri nel Sei Nazioni che periodicamente saltavano sempre fuori. Le due squadre però hanno avuto poche possibilità di misurarsi, al contrario di quello che accadrà domenica dove a Batumi si giocherà l’attesa sfida che chiuderà il trittico estivo degli azzurri.
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La Georgia ovale esiste dal 1992 (dopo l’indipendenza del paese ufficializzata nel 1991 dall’Unione Sovietica) e sono solo tre i precedenti con l’Italia. Il primo è legato alle qualificazioni della Coppa del Mondo 1999: l’11 aprile del 1998 a L’Aquila gli azzurri vinsero 31-14 una partita che comunque fece subito capire come i georgiani avessero qualità interessanti. 10-6 il primo tempo, poi una doppietta di Pilat e una meta di Roselli permisero l’allungo azzurro.
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Il secondo è datato 2003: warm up test per la Coppa del Mondo australiana, ad Asti l’Italia rischiò molto grosso. Sin dall’inizio infatti i georgiani risposero colpo su colpo alle mete italiane di Castrogiovanni e Lo Cicero, riuscendo grazie al piede di Jimsheladze a rimanere a contatto nel punteggio. Ultimo quarto di gara con il punteggio sul 20-19 per gli azzurri, due piazzati di Pez e uno di Jimsheladze tengono aperto il punteggio fino al 26-22 dell’80esimo che viene però allungato dalla meta segnata a tempo rosso da Checchinato. Finisce 31 a 22.
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L’ultimo, e più famoso, è quello del 10 novembre 2018 a Firenze. Campagnaro e Bellini “raddrizzano” il punteggio nel primo tempo fino al 18 a 7 della pausa, poi Budd in apertura di ripresa e Allan al 57’ trovano le marcature della sicurezza. I Lelos riescono a mettere insieme solo un piazzato e una meta tecnica fino al 28-17 finale.
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