Al 14esimo tentativo la formazione verde batte la Nuova Zelanda in un test match giocato in casa dei tutti neri
Sabato 9 luglio 2022 sarà una giornata storica per il rugby irlandese: la formazione di Farrell per la prima volta nella sua storia (dopo 13 sconfitte) è riuscita a battere gli All Blacks in Nuova Zelanda, riequilibrando la serie dopo la sconfitta di Auckland e dimostrando tutte le sue qualità. Serviva la partita perfetta e l’Irlanda l’ha trovata, contro una formazione neozelandese terribilmente indisciplinata nel primo tempo e per nulla concreta nella ripresa.
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Come una settimana fa l’inizio è tutto di marca irish: bastano poco più di due minuti e una lunghissima azione nei 22 avversari a Porter per sfondare la difesa e trovare la prima meta da distanza ravvicinata. Sexton al 13’ allunga lo score sullo 0-10, quindi i neozelandesi si vedono costretti in 13 per i tanti falli ripetuti: prima Fainga’anuku (16’) e poi Tu’ungafasi (24’) si prendono il giallo. Nonostante tutto però la difesa All Blacks regge, e lo farà anche dal 31’ quando Taavao dopo uno scontro testa-contro-testa con Ringrose viene espulso con un cartellino rosso dopo l’utilizzo del TMO. La lunga inferiorità numerica però vede una piccola riscossa neozelandese, con il finale di frazione tutto nei 22 avversari (fuori Ryan per falli ripetuti) e la volontà di marcare senza passare dalla piazzola. Ci riesce giusto prima della sirena Beauden Barrett in maniera fortunosa ma comunque valida, ed è 7-10 alla pausa.
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Chi si aspettava la riscossa dei tutti neri (nonostante l’inferiorità numerica per il rosso di Taavao) nella ripresa però è rimasto pesantemente deluso. Ancora Porter al 48’ riesce a finalizzare la lunga pressione irlandese rifirmando l’allungo per i suoi, quindi a salire in cattedra è una difesa impenetrabile di Sexton e compagni. Gli All Blacks non riescono praticamente mai a farsi vedere in attacco, e anzi subiscono altri due semplici piazzati al 55’ e al 67’, con il punteggio che lievita fino al 7 a 23 col quale si entra negli ultimi 10 minuti. Qui sì arriva un tentativo di riscossa dei padroni di casa, con una lunga serie di cariche a ridosso della linea di meta che però terminano quasi tutte in niente tra palloni tenuti alti o persi in avanti. L’unico sussulto arriva tardi, al 78’ con una bella sventagliata e Jordie Barrett che serve al largo Will Jordan bravo a schiacciare in bandierina. Finisce 12 a 23, risultato che apre a tanti piccoli record del mondo ovale: come detto mai l’Irlanda aveva vinto contro la Nuova Zelanda nel paese oceanico (ora 13-1 il record), mai gli All Blacks avevano perso al Forsyth Barr Stadium di Dunedin, impianto inaugurato nel 2011. Sabato prossimo a Wellington terzo e ultimo test match della serie, in palio c’è tantissimo.
Test match: L’Irlanda fa la storia e batte gli All Blacks a Dunedin 12-23. Il tabellino:
Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Rieko Ioane, 12 Quinn Tupaea, 11 Leicester Fainga’anuku, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (c), 6 Dalton Papalii, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Ofa Tu’ungafasi, 2 Codie Taylor, 1 George Bower
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Aidan Ross, 18 Angus Ta’avao, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Pita Gus Sowakula, 21 Folau Fakatava, 22 Richie Mo’unga, 23 Will Jordan
Mete: B. Barrett (40’), Jordan (78’)
Trasformazioni: J. Barrett (41’)
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 James Lowe, 10 Johnny Sexton (c), 9 Jamison Gibson-Park, 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Tadhg Beirne, 3 Tadhg Furlong, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter
A disposizione: 16 Rob Herring, 17 Cian Healy, 18 Finlay Bealham, 19 Kieran Treadwell, 20 Jack Conan, 21 Conor Murray, 22 Joey Carbery, 23 Bundee Aki
Mete: Porter (2’, 48’)
Trasformazioni: Sexton (3’, 49’)
Calci piazzati: Sexton (13’, 55’, 67’)
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