Dopo i clamorosi risultati di sabato scorso è in arrivo una serie di test match dall’enorme peso specifico
In pochi se lo sarebbero aspettato ma le squadre dell’Emisfero Nord potrebbero fare un en-plein clamoroso vincendo le ultime partite delle loro serie di test contro quelle dell’Emisfero Sud. A un anno di distanza dal Mondiale sarebbe un segnale sicuramente importante, visto che le varie formazioni si presentavano al via di questi test in condizioni decisamente diverse.
Leggi anche: Il palinsesto completo del weekend dal 16 al 17 luglio
Per i giocatori inglesi (soprattutto), irlandesi, gallesi e scozzesi questi test contro Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Argentina arrivano dopo una stagione lunga e combattuta, che è passata anche dagli impegni internazionali di novembre dal Sei Nazioni. Il soprattutto legato agli inglesi è dettato dalla maggiore competitività della Premier rispetto ad uno URC dove comunque le formazioni dei vari paesi hanno la possibilità di gestire maggiormente le proprie forze, mentre in Inghilterra la difficoltà media di ogni giornata è più elevata.
Forse un discorso simile vale anche per l’Argentina e i suoi tanti elementi che militano all’estero, oltre al Sudafrica che con le sue formazioni ha disputato e dominato l’URC, ma All Blacks e Wallabies si sono gestiti a piacimento durante l’ultimo Super Rugby Pacific. In un rugby iper fisico e molto competitivo fa quindi strano pensare al fatto che esista la possibilità di un poker di successi dell’Emisfero Nord, ma per quanto fatto vedere nelle prime due partite la possibilità c’è.
Leggi anche: Quanto guadagnano i giocatori del Sei Nazioni per ogni presenza in Nazionale?
Sicuramente l’Irlanda dovrà fare i conti con una Nuova Zelanda furibonda e disposta a dare tutto pur di vincere, ma per quanto visto in gara-1 e gara-2 sia Inghilterra che Galles hanno spaventato più volte Australia e Sudafrica. La Scozia poi dopo una prima sfida bruttina ha dominato il secondo match con i Pumas, che ora però presentano una squadra quasi del tutto diversa.
È possibile considerare se non in crisi quantomeno in calo le “big” dell’Emisfero Sud che si sono sinora spartite otto dei nove Mondiali disputati? Forse la risposta non arriverà da queste serie di test match, visto che poi per il prossimo torneo iridato in Francia la preparazione di tutte sarà diversa, però sicuramente quello che sta suonando dall’altra parte del mondo è un bel campanello d’allarme. La Francia intanto sta a guardare, forte del primo posto del ranking mondiale e di una lunga serie di successi consecutivi, pronta ad affilare gli artigli per quando tornerà in campo a novembre.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.