Gli uomini di Andy Farrell sono gli unici che possono detronizzare la Francia
La serie fra All Blacks e Irlanda si è completamente ribaltata nel giro di dieci giorni. All’indomani del primo test del 2 luglio, e sulla scia della brutta sconfitta nella prima gara con i Maori All Blacks, il tour estivo della squadra di Andy Farrell sembrava sull’orlo di diventare un gigantesco fallimento, con la stampa di settore irlandese già pronta a sommari processi.
Ora si parla di fare la storia: dopo aver conquistato la prima vittoria di sempre su territorio neozelandese, battuto i Maori All Blacks nel secondo infrasettimanale con le seconde scelte e alla vigilia del test decisivo della serie, la pressione è completamente ribaltata, il vento spira forte nelle vele della squadra in maglia verde.
Vele gonfie a tal punto che se l’Irlanda dovesse riuscire nell’impresa di tornare a battere la squadra di Ian Foster sabato mattina, potrebbe scavalcare la Francia in testa al ranking mondiale, di cui fino ad oggi è stata in testa solamente per due settimane durante la preparazione alla Rugby World Cup 2019.
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Una motivazione in più per interpretare al meglio la sfida. L’Irlanda, fra l’altro, è una delle sole sei squadre al mondo ad essere stata numero 1 del ranking, insieme a Nuova Zelanda, Sudafrica, Inghilterra, Galles e, dalla scorsa settimana, Francia. Una vittoria significherebbe anche sfondare per la prima volta il tetto dei 90 punti nel sistema di punteggio del ranking.
Gli irlandesi sono gli unici che giocano per la vetta della classifica. Una vittoria degli All Blacks li vedrebbe ritornare sopra l’Irlanda, al secondo posto, superando anche gli Springboks.
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