Calvisano, Palazzani: “Vorrei diventare per i giovani quello che Paul Griffen fu per me”

Il mediano di mischia ex Zebre racconta il suo ritorno dopo quasi 10 anni, tra ricordi e nuovi obiettivi

Calvisano, Palazzani: "Vorrei diventare per i giovani quello che Paul Griffen fu per me"

Calvisano, Palazzani: “Vorrei diventare per i giovani quello che Paul Griffen fu per me” (Ph. Sebastiano Pessina)

Guglielmo Palazzani ritorna a Calvisano, dopo 9 anni alle Zebre. Un acquisto importante per la semifinalista dell’ultimo Top 10, non solo dal punto di vista tecnico: “Dalla mia ultima partita a Calvisano sono passati quasi dieci anni – dice Palazzani al Giornale di Brescia -, qui ritrovo Vunisa, conosco Ceciliani e Ortis”.

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“Allora c’era Griffen, oggi mi piacerebbe essere per i ragazzi giovani una frazione di quello che è stato lui per noi quando ci affacciavamo all’alto livello. Un esempio, uno sprone, una fonte di esperienza” continua il giocatore.

Proprio al mediano di mischia è legato un ricordo particolare di Palazzani: “Quando penso agli anni che ho trascorso a Calvisano, il primo e più intenso ricordo è quello degli ultimi minuti della semifinale di ritorno con il Rovigo, il 5 maggio di dieci anni fa”

“Chiudo gli occhi e mi viene in mente l’ultimo assalto, noi sotto di due punti nella doppia sfida, pick and go, percussioni, finché l’arbitro fischia un calcio di punizione a nostro favore e Griffen lo mette in mezzo ai pali: 16-9, Calvisano in finale per un punto”.

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Palazzani, 44 caps con la Nazionale, ha chiuso la sua avventura alle Zebre con un anno di anticipo e oltre 150 presenze con la franchigia di casa a Parma: “Sto bene e mi sento in forma. Alle Zebre avevo un altro anno di contratto e il rammarico è di aver dovuto scegliere di tornare al Top 10 un po’ prima di quanto avevo programmato. Ma accetto volentieri la nuova sfida”.

“L’obiettivo – conclude Palazzani – è far capire ai giovani che se lavori, se sei disposto a sacrificarti più degli altri, alla fine l’impegno paga. Io di talenti ne ho visti tanti, ho cercato di imparare da tutti. A 31 anni mi diverto ancora e gli stimoli non sono meno di quelli degli anni passati”.

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