Primo tempo stellare degli uomini di Andy Farrell, che bissano lo storico successo di sabato scorso e vincono la serie per 2-1
L’Irlanda non aveva mai vinto una partita in Nuova Zelanda. Ne ha vinte 2 in 7 giorni, conquistando anche il successo finale nella serie per 2-1. Un primo tempo dominato, una ripresa di sofferenza e un finale in ripresa che di fatto ha chiuso la partita. All Blacks sconfitti e a tratti incapaci di trovare una soluzione allo strapotere irlandese, in particolare nel primo tempo, chiuso con il peggior passivo della storia neozelandese all’intervallo (-19). Il secondo tempo ha visto una grande fiammata della Nuova Zelanda, che è arrivata 3 punti dalla rimonta. Nel finale, però, è uscita fuori nuovamente un’Irlanda che alla fine ha meritato di portare a casa questa partita, e la serie.
La cronaca
L’Irlanda parte fortissimo: calcio di punizione guadagnato, penaltouche ai 5 metri e drive avanzante per la meta di Josh Van der Flier. La meta scuote gli All Blacks, che provano a reagire e pur senza grande brillantezza guadagnano l’occasione di accorciare con il piede di Jordie Barrett, che dalla linea dei 10 metri non trova i pali. I neozelandesi riescono ad essere finalmente avanzanti nell’azione che a metà del primo tempo porta ad un penalty centrale, trasformato stavolta senza problemi dall’estremo per il 3-5.
L’Irlanda, dopo una fase di difficoltà, reagisce e piazza un colpo che fa malissimo. Hansen allarga su Lowe che con una gran giocata serve all’interno l’accorrente Keenan, che ha le gambe per volare alla bandierina. Sexton trasforma da posizione difficile e supera quota 1000 punti in carriera nel rugby internazionale.
L’apertura irlandese si ripete alla mezz’ora con un calcio di punizione da lontanissimo, tra le bordate di fischi del pubblico neozelandese, e allunga ancora sul 3-15.
Alla fine del primo tempo arriva anche la terza meta dell’Irlanda. È ancora Sexton ad ispirare, pallone per Bundee Aki che con un bellissimo angolo fissa Barrett e poi serve Henshaw per il 3-22, con il quale si va all’intervallo. È lo svantaggio storicamente più ampio con il quale gli All Blacks hanno concluso un primo tempo, superando i 18 punti di ritardo con i quali avevano chiuso i primi 40′ contro la Francia, lo scorso novembre.
Nella ripresa Ardie Savea suona la carica e trascina i suoi nell’assalto che riapre la partita, con un lunghissimo multifase che costringe più volte al fallo gli irlandesi. Alla fine è proprio il numero 7 a marcare, con trasformazione di Jordie Barrett.
La partita cambia ulteriormente al 50′: Porter placca alto Retallick e viene ammonito, e gli All Blacks con un uomo in più sentono l’odore del sangue. Akira Ioane fa la differenza, rompe tre placcaggi (Sheehan, Van der Flier e Hansen) e vola in meta per il 17-22.
Sexton dà un po’ di respiro ai suoi al 56′ con il calcio di punizione del 17-25 che riporta il vantaggio oltre il break. Subito dopo Beirne interrompe l’azione degli All Blacks conquistando un tenuto a metà campo, e Sexton da lontanissimo colpisce in pieno la traversa.
Quando l’Irlanda sembra aver ripreso in mano il match, arriva la fiammata degli All Blacks: gran giocata di Savea che apre la strada per l’imbucata interna di Will Jordan, che con uno strepitoso coast-to-coast dalla sua meta campo vola direttamente in meta: 22-25.
La reazione irlandese è immediata. Altra carica vincente di Aki che costringe i padroni di casa a commettere fallo: si va in rimessa e il drive è ancora una volta vincente con Peter O’Mahony che schiaccia. Sexton trasforma per il 22-32.
Il finale è un assalto. Beirne salva ancora una volta il risultato, prima conquistando un altro tenuto, poi con una controruck ai 5 metri. Il resto lo fa Carbery, che appena entrato trova un grandissimo intercetto e rispedisce gli All Blacks nella propria metà campo.
Non succede più nulla. La difesa dell’Irlanda tiene fino alla fine, e il fischio finale scatena la festa e le lacrime di gioia degli irlandesi. Finisce 32-22 per gli uomini di Farrell, che si candidano prepotentemente a un posto tra i grandi della Rugby World Cup 2023.
Guarda gli highlights del secondo successo dell’Irlanda sugli All Blacks
Francesco Palma
Il tabellino di Nuova Zelanda-Irlanda
Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 David Havili, 11 Sevu Reece, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (captain), 6 Scott Barrett, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 George Bower.
A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Aidan Ross, 18 Ofa Tu’ungafasi, 19 Akira Ioane, 20 Dalton Papalii, 21 Folau Fakatava, 22 Richie Mo’unga, 23 Roger Tuivasa-Sheck.
Mete: Savea 44′, A. Ioane 52′, Jordan 60′
Trasformazioni: J. Barrett 44′, 53′
Punizioni: J. Barrett 23′
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Robbie Henshaw, 12 Bundee Aki, 11 James Lowe, 10 Johnny Sexton (captain), 9 Jamison Gibson-Park, 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Tadhg Beirne, 3 Tadhg Furlong, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter.
A disposizione: 16 Rob Herring, 17 Cian Healy, 18 Finlay Bealham, 19 Kieran Treadwell, 20 Jack Conan, 21 Conor Murray, 22 Joey Carbery, 23 Keith Earls.
Mete: Van der Flier 5′, Keenan 28′, Henshaw 37′, O’Mahony 66′
Trasformazioni: Sexton 29′, 38′, 66′
Punizioni: Sexton 32′, 56′
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