Il tecnico ritroverà gradualmente i nazionali: “Non penso ci saranno ripercussioni pesanti per la sconfitta con la Georgia, ma i risultati sono stati al di sotto delle aspettative”
Terminati i test match estivi con la Nazionale, i giocatori rientreranno gradualmente al lavoro con le rispettive franchigie. Per il Benetton di Marco Bortolami la prossima sarà una stagione importantissima, nella quale provare a centrare l’obiettivo playoff, mancato quest’anno dopo una bella partenza e troppi passi falsi nel corso del campionato.
A Treviso, però, arriveranno tanti giocatori scossi da quanto accaduto a Batumi. Proprio a questo proposito, Bortolami ne ha parlato a La Tribuna di Treviso: “Non penso ci saranno ripercussioni pesanti, i giocatori sapranno riscattare subito quello che è successo. Mi pare di aver colto poca tensione e i risultati sono stati al di sotto delle aspettative”
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“Sono segnali che non vanno sottovalutati, dicono che un gruppo non ha ancora completato la maturazione, se si è ancora limitati sulle motivazioni. E forse ci sarebbe bisogno, su questo piano, di esperti che ora non ci sono”.
Pur essendosi soffermato sulla questione Nazionale, Bortolami ci tiene comunque a separare i due ambiti: “Il Benetton è una cosa, la nazionale un’altra, sono realtà diverse. Non ho dubbi che noi proseguiremo il nostro percorso, bisognerà stare attenti a non cercare alibi dove non ce ne devono essere. Pericolosissimo aggrapparsi ad ogni possibile attenuante”.
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Il tecnico ha poi detto la sua anche sulle critiche alla leadership di Michele Lamaro, capitano dell’Italia e co-capitano del Benetton insieme a Duvenage: “Sono stato anch’io un giovane capitano, e so bene cosa vuol dire nel bene e nel male. Non va caricato di troppe colpe e di responsabilità. Michele è uno che ci mette il cuore e anche la testa, sta imparando a farlo per il club e per la nazionale, bisogna avere fede nel percorso che si è deciso di intraprendere, aiutarlo e stargli vicino”.
“Ad agosto dovremmo essere al completo – ha concluso Bortolami – anche con gli stranieri, e speriamo di avere subito con noi anche Ioane. Ai nazionali sono state concesse tre settimane, poi ne daremo altre tre, la prestagione per loro sarà molto corta. La rosa così ampia? Serve perché in passato durante il Sei Nazioni ci siamo ritrovati corti. Bisognerà gestire bene la situazione, con una programmazione ancora più mirata”.
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