Per la Federazione si tratta dell’ultima speranza di poter ribaltare il verdetto iniziale, dopo le violazioni alla regola dell’eleggibilità
La Federazione spagnola ha presentato un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) contro l’esclusione della nazionale dalla Rugby World Cup 2023, decisa da World Rugby a causa di una violazione alle regole sull’eleggibilità legate al sudafricano Gavin van der Berg.
Dopo la decisione di primo grado, il Comitato d’appello indipendente che ha riesaminato il caso ha confermato il giudizio iniziale lo scorso 27 giugno, sottolineando come le nuove prove presentate dalla FER fossero incomplete e tardive. Nello specifico, le nuove prove sarebbero state legate a una falsificazione del passaporto di van der Berg, operata dalla squadra del sudafricano (l’Alcobendas, poi retrocesso a tavolino) e dallo stesso giocatore, di cui la Federazione non era a conoscenza.
Durante il periodo di tre anni di residenza consecutivi in Spagna necessari per essere eleggibili per un’altra nazionale, il pilone aveva trascorso una finestra di tempo più lunga del consentito fuori dal Paese iberico: 127 giorni contro i 62 in un anno previsti dal regolamento. Avendo superato questo limite, van der Berg avrebbe dovuto ricominciare daccapo il processo di eleggibilità, cosa che però non è avvenuta.
Ciò nonostante, van der Berg è stato impiegato in due partite con la nazionale, entrambe valide per la qualificazione alla Rugby World Cup ed entrambe contro l’Olanda, nelle edizioni 2021 e 2022 del Rugby Europe Championship.
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La Federazione spagnola, come ribadito anche nel comunicato con cui ha annunciato l’appello al TAS, si è dichiarata a più riprese parte lesa in questa vicenda, in quanto sarebbe stata raggirata dal giocatore e dall’Alcobendas. Secondo il comitato direttivo della FER, la decisione di ricorrere a un ulteriore appello sarebbe un esercizio di responsabilità a cui non poteva sottrarsi per tentare tutte le strade possibili verso la riammissione alla Rugby World Cup.
Per la FER si tratta dell’ultima speranza: le decisioni del TAS di Losanna, a cui vengono affidati casi non risolvibili attraverso le regole del CIO o delle singole Federazioni, sono inappellabili e non potranno essere ulteriormente impugnate.
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