Il ct dei campioni del mondo non le manda a dire ai neozelandesi
All’inizio del Rugby Championship manca solo una settimana. Le quattro squadre dell’Emisfero Sud arrivano con sensazioni diverse all’inizio del torneo, anche perché sono uscite con risultati diversi dalle serie del mese di luglio contro le nazionali dell’Emisfero Nord.
Australia e Argentina si sono misurate rispettivamente contro Inghilterra, perdendo, e Scozia, vincendo, ma a catturare le attenzioni di tutti sono Sudafrica, che ha piegato il Galles, e Nuova Zelanda, uscita sconfitta dal duello contro l’Irlanda, anche perché Springboks e All Blacks si affronteranno due volte subito, nelle prime due settimane.
Jacques Nienaber non crede al “momento di tensione” degli All Blacks
La situazione intorno ai neozelandesi e al ct Ian Foster è a dir poco complicata, ma con una voce che sembra quasi “fuori dal coro” il capoallenatore del Sudafrica, Jacques Nienaber, ha detto: “Gli All Blacks sotto pressione? Alla fine siamo tutti sotto pressione, se perdessimo le prossime due partite lo saremmo pure noi”.
Poi, ha specificato: “Si dice che gli All Blacks siano disperati, a livello sportivo. Se vogliamo proprio essere onesti, io li vedo sempre “disperati” a livello sportivo, così come noi. Ci giochiamo sempre tanto”.
Infine sui cambiamenti di staff che hanno investito i neozelandesi: “Sono cose che succedono, non significa per forza instabilità. Anche a noi capitò nel 2019 poco prima del Mondiale, arrivammo al Rugby Championship con membri nuovi nello staff. Alla fine se le scelte sono decise, le cose possono anche andare bene”.
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