Il capo allenatore dell’under 20 ha tracciato un bilancio della stagione alla Gazzetta dello Sport
Con la fine delle Summer Series Under 20, chiuse dall’Italia al terzo posto, si è conclusa una stagione di altissimo livello per gli azzurrini, che in 9 partite hanno ottenuto ben 6 vittorie. Tra i protagonisti di questa bellissima annata c’è il capo allenatore Massimo Brunello, che ha tracciato un bilancio conclusivo alla Gazzetta dello Sport.
“Il risultato ottenuto con l’Inghilterra ha suggellato una stagione speciale, l’ha resa “super”. Siamo soddisfatti del nostro torneo, perché abbiamo confermato il potenziale che si era visto già al Sei Nazioni. Nonostante le assenze, che ci hanno comunque permesso di dare l’opportunità ad altri ragazzi di esprimersi, si è visto un miglioramento costante da parte di tutti, e questo era il nostro obiettivo” dice Brunello.
Leggi anche: Benetton, Lorenzo Cannone: “Parto dai Leoni e punto alla maglia della Nazionale maggiore”
“Tutti i giocatori si sono espressi al meglio – continua il tecnico – riuscendo anche a sopperire ad alcune mancanze rispetto a squadre più attrezzate. Questo è successo perché il capitano e i leader dello spogliatoio sono riusciti a creare una vera e propria famiglia”.
A proposito di leader, Brunello ha elogiato anche quanto fatto da Ross Vintcent, diventato capitano dopo l’infortunio di Giacomo Ferrari: “Vintcent lo conoscevamo bene già dall’anno scorso, e già al Sei Nazioni 2021 aveva fatto bene. Al Sei Nazioni di quest’anno è stato uno dei vice-capitani, e quando Giacomo (Ferrari, ndr) si è operato abbiamo subito pensato a lui come leader del gruppo”.
Leggi anche: Un video per ricordarci di cosa è capace Jake Polledri
Brunello ha poi detto la sua sul complicato tour vissuto dalla Nazionale Maggiore, i cui risultati fanno da contraltare ai successi degli azzurrini: “C’è un problema di transizione dal livello giovanile a quello seniores: è su quella fase che dobbiamo lavorare. Negli ultimi 5 anni sono arrivati anche 5-6 ragazzi in azzurro per annata, quindi c’è sempre stato un buon ricambio a livello di numeri, ma poi non riusciamo a trasformarli in risorse efficaci per la Nazionale maggiore. Quindi vuol dire che qualcosa non funziona nella transizione”.
“Cos’è successo in questo tour estivo? È sempre difficile entrare nelle dinamiche di squadra, ma già a novembre contro l’Uruguay avevamo fatto molta fatica. Molti ragazzi di questo gruppo li conosco benissimo e li ho allenati, e non credo che prendano sotto gamba l’avversario, ma qualche campanello d’allarme si era già visto contro i sudamericani e col Portogallo, prima della Georgia” conclude Brunello.
Leggi anche: Marco Bortolami “Dovremo partire alla massima velocità per fare subito punti”
Infine, sulla possibilità di allenare un giorno la Nazionale Maggiore, Brunello ha risposto così: “Non ne ho parlato con la Fir e credo si tratti soltanto di voci. Io ho un altro anno di contratto con l’under 20 e il mio obiettivo è dare continuità al lavoro che è stato fatto fino a questo momento. Chiaro che mi piacerebbe, così come piacerebbe a qualsiasi allenatore italiano. In realtà io “tifo” per gli allenatori italiani in generale, e se un giorno dovesse arrivare uno di loro sulla panchina della Nazionale sarei molto contento, anche se non dovessi essere io. Non perché i tecnici stranieri non siano all’altezza, anzi, sono molto preparati, ma secondo me un tecnico italiano potrebbe fare bene”.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.