Si gioca alle 21:10 italiane allo stadio Bicentenario di San Juan
È un’Australia sempre più ridotta all’osso quella che alle 16:10 argentine (21:10 italiane) affronterà i Pumas nel secondo turno del Rugby Championship 2022. Assenze e infortuni condizionano sempre più il XV di Dave Rennie, che dovrà fare a meno di Michael Hooper, Tom Banks, Andrew Kellaway, Allan Alaalatoa, David Porecki, Izaia Perese, Hunter Paisami, Samu Kerevi, Quade Cooper, Scott Sio e Angus Bell. A questi si aggiunge Folau Fainga’a, in predicato di giocare di nuovo da tallonatore titolare, ma che a circa 24 ore dal match ha dato forfait, lasciano il posto a Lachlan Lonergan. Possibile debutto in panchina per Billy Pollard.
Ciononostante i Wallabies partono da favoriti, dopo l’affermazione della settimana scorsa che li ha rivelati al tempo stesso vulnerabili, ma anche superiori a livello sistemico rispetto all’Argentina.
I padroni di casa, di fronte a uno stadio Bicentenario di San Juan pressoché esaurito, cercheranno progressi nella loro capacità di rimanere dentro la partita per tutti gli 80 minuti. Dovessero riuscire nel perseguire l’obiettivo, hanno le qualità per mettere in difficoltà l’avversario, come visto nei primi 40 minuti della gara di Mendoza.
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Per i sudamericani i ritorni di Juan Imhoff e Gonzalo Bertranou aggiungono esperienza alla squadra, mentre la panchina è gonfia di chilogrammi, con 5 avanti pronti a pareggiare la qualità degli impact players australiani, segreto di Pulcinella dei buoni risultati dei Wallabies.
Per contro, gli ospiti potrebbero patire una linea arretrata poco rodata e i tanti cambi forzati. Sarebbe fisiologico: un eventuale risultato negativo non sarebbe un disastro, se avvenuto con una prestazione comunque dignitosa. Sarebbe invece un ottimo successo e un concreto passo in avanti per l’Argentina, che tra le due ha l’occasione più grossa.
La direzione dell’incontro è affidata all’inglese Karl Dickson, la diretta TV italiana sarà su Sky Sport Arena e NOW.
Argentina: 15 Juan Cruz Mallìa, 14 Emiliano Boffelli, 13 Matias Moroni, 12 Jeronimo De La Fuente, 11 Juan Imhoff, 10 Santiago Carreras, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Pablo Matera, 7 Marcos Kremer, 6 Juan Martin Gonzalez, 5 Tomas Lavanini, 4 Matias Alemanno, 3 Francisco Gomez Kodela, 2 Julian Montoya (c), 1 Thomas Gallo
A disposizione: 16 Agustin Creevy, 17 Nahuel Tetaz Chaparro, 18 Joel Sclavi, 19 Facundo Isa, 20 Rodrigo Bruni, 21 Tomas Cubelli, 22 Tomas Albornoz, 23 Lucio Cinti
Australia: 15 Tom Wright, 14 Jordan Petaia, 13 Len Ikitau, 12 Lalakai Foketi, 11 Marika Koroibete, 10 James O’Connor, 9 Nic White, 8 Rob Valetini, 7 Fraser McReight, 6 Jed Holloway, 5 Darcy Swain, 4 Rory Arnold, 3 Taniela Tupou, 2 Lachlan Lonergan, 1 James Slipper (c)
A disposizione: 16 Billy Pollard, 17 Matt Gibbon, 18 Pone Fa’amausili, 19 Nick Frost, 20 Pete Samu, 21 Tate McDermott, 22 Irae Simone, 23 Reece Hodge
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