La preview del secondo incontro fra Springboks e neozelandesi, con tutto quello che c’è in palio
Alle 17:05 di sabato 13 agosto Sudafrica e All Blacks saranno di nuovo di fronte per il secondo atto della sfida principe di questo Rugby Championship. Il rettangolo verde sarà quello dell’Ellis Park di Johannesburg, casa del rugby bokke; il fischietto sarà in bocca a Luke Pearce, con l’aiuto di Angus Gardner e Christophe Ridley; la diretta TV sarà operata in Italia da Sky Sport Arena e NOW.
Entrambe le squadre hanno operato qualche aggiustamento rispetto a 7 giorni fa. Molto si è parlato della scelta dello staff tecnico sudafricano di selezionare Jesse Kriel come numero 14 in luogo dello squalificato Kurt-Lee Arendse, uomo chiave della prima gara al di là del rosso comminatogli.
Sebbene sia evidente che il giocatore non possieda né l’elettrica elusività del suo predecessore nel ruolo, né sia ugualmente abile nelle sfide aeree, si tratta di una scelta di comprovata certezza: Kriel ha più di 50 caps a suo nome, e sebbene sia un centro adattato nel ruolo ha tutte le caratteristiche per poter essere al livello del compito che è chiamato a ricoprire.
Leggi anche: Rugby in diretta: il palinsesto tv e streaming dal 12 al 14 agosto
Non aspettiamoci quindi un Sudafrica che cambi spartito: Will Jordan, Jordie Barrett e Caleb Clarke saranno ancora una volta sotto il fuoco incrociato della batteria di calciatori dei padroni di casa. Jaden Hendrikse si incaricherà dei box kicks, Handre Pollard dei successivi cross kick a bombardare la profondità, mentre alle letture dei vari de Allende, Am e Willemse è lasciata l’esplorazione con i grubber per mettere pressione sugli avversari.
Nonostante la scelta di Richie Mo’unga per un Beauden Barrett che azioni individuali a parte è spesso sembrato un direttore d’orchestra fuori posto, ancora una volta il reparto più sollecitato della squadra ospite sarà il pacchetto di mischia. Senza una brusca crescita nel lavoro dei primi otto uomini nel punto d’incontro e nel ball carrying, gli All Blacks non sono destinati a fare meglio della settimana scorsa.
E se così dovesse essere, non ci sarà salvezza possibile per la panchina di Ian Foster.
Leggi anche: Un’Australia sempre più ridotta all’osso cerca il bis in Argentina: la preview
Sudafrica: 15 Damian Willemse, 14 Jesse Kriel, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handre Pollard, 9 Jaden Hendrikse, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Joseph Dweba, 1 Ox Nche
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Steven Kitshoff, 18 Vincent Koch, 19 Franco Mostert, 20 Jasper Wiese, 21 Kwagga Smith, 22 Herschel Jantjies, 23 Willie le Roux
Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 David Havili, 11 Caleb Clarke, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (c), 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Sam Whitelock, 3 Tyrel Lomax, 2 Samisoni Taukei’aho, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Codie Taylor, 17 George Bower, 18 Fletcher Newell, 19 Tupou Vaa’i, 20 Akira Ioane, 21 Finlay Christie, 22 Beauden Barrett, 23 Quinn Tupaea
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.