Il tallonatore dei ducali analizza il momento, tra l’impegnativa preparazione e la voglia di fare bene in un gruppo giovane
Tra le Zebre che stanno lavorando per preparare la prossima attesa stagione c’è il tallonatore carpigiano Giampietro Ribaldi, uno dei volti “parzialmente” nuovi del XV emiliano. Già nella passata stagione infatti Ribaldi, messosi in mostra nel Top10 con Viadana, ha disputato 10 partite con i ducali guadagnandosi la chiamata a tempo pieno per il 2022/23.
Intervistato dall’ufficio stampa delle Zebre, Ribaldi ha fatto il punto della situazione sul lavoro in corso di svolgimento e su quello che cercherà di fare/ottenere in una stagione che sicuramente sarà altamente competitiva.
Leggi anche: Le date e gli orari delle partite delle Zebre nello United Rugby Championship
Ciao Giampietro, come stai fisicamente e come sta procedendo il lavoro di questa pre-season?
“È una pre-season molto dura, sicuramente, dal punto di vista fisico. Tanto volume, tanta intensità, però anche tanto rugby, quindi sta procedendo secondo me nei migliori dei modi. Io sto molto bene fisicamente, mi sono portato dietro qualche acciacco dai tour con la Nazionale ma mi sento molto confidente nelle mie potenzialità fisiche e sto lavorando al meglio”.
Il 18 dicembre 2021 hai esordito con l’Italia Emergenti, segnando anche una meta al Lanfranchi nel successo 50-26 contro la Romania. Che ricordi hai di quella giornata così speciale e che emozioni hai provato nell’indossare la maglia della Nazionale per la prima volta?
“Più che di quella giornata, ho tanti ricordi di tutta la settimana, perché sin dal primo giorno di ritiro ricordo che ero molto in ansia. Ho passato una settimana dura in cui c’erano tante aspettative per quella partita. Sono partito titolare, quindi sono riuscito a scaricare tutta l’adrenalina dal primo minuto. Ho dei ricordi bellissimi ovviamente, perché la partita è andata bene, perché sono riuscito a segnare e perché è stato veramente bel momento. Era tra l’altro la prima volta in cui mi approcciavo ad una nazionale, non avendo fatto le nazionali giovanili e quindi per me è stata un’emozione molto grande”.
Leggi anche: Il rebranding delle Zebre
Che obiettivi ti poni per quest’anno?
“Parlando anche con i tecnici, siamo in quattro tallonatori, però penso che siamo tutti allo stesso livello: chi ha più esperienza, chi meno, chi ha qualche talento in più da una parte e chi dall’altra. Io punto sempre al massimo, quindi ad essere il primo tallonatore, poi si vedrà in base ovviamente a quello che è meglio per la squadra e per tutti. Sarà sicuramente un anno intenso però sento già da questa pre-season che questa sana competitività tra noi quattro, con giocatori anche di grande esperienza con Luca e Jacques, mi farà crescere molto”.
Come vivi questa nuova esperienza alle Zebre che, quest’anno più che mai, hanno radicalmente cambiato la squadra e intrapreso un progetto di valorizzazione dei tanti giovani talenti come te?
“Sicuramente arrivare alle Zebre e giocare per questo club è sempre stato il mio obbiettivo da tanti anni. Arrivare all’obbiettivo che ti eri posto dopo tanto lavoro e tanti sacrifici è sicuramente una grande gioia e un grande motivo di orgoglio personale. Come detto, è una squadra molto giovane quindi io mi trovo benissimo in questo gruppo. Mi riconosco in tanti giocatori per la motivazione e la voglia di fare”.
La video-intervista completa a Giampietro Ribaldi:
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.