L’apertura cercherà di coronare il suo sogno, ma prima vuole pensare ai match del Rugby Championship
Verso il secondo ciclo di partite del Rugby Championship 2022 con un’Australia che, visti i tanti problemi di infortuni, deve richiamare le sue “vecchie glorie”.
Quell’usato sicuro di cui fa parte anche Bernard Foley, il mediano d’apertura (71 caps), che non veste la maglia dei Wallabies addirittura dalla fine della Rugby World Cup 2019, ma che è pronto a tornare a fare parte del gruppo guidato da Dave Rennie.
Intervistato dall’agenzia AAP, il trequarti ha affermato: “Quanto successo ai miei compagni, in particolare a Quade Cooper mi è molto dispiaciuto. Però Quade mi ha “fatto vedere” in qualche modo quanto sia stato importante per la squadra e quanto abbia fatto crescere i compagni intorno a lui, pur non avendo fatto sempre parte del gruppo. Ora quell’opportunità potrebbe ricadere su di me e voglio essere pronto”.
Poi, il mediano ha aggiunto: “Che cosa ho fatto in questi anni? In Giappone ho giocato e vissuto anche un’esperienza di vita confrontandomi anche con le differenti culture dei miei compagni di squadra. Si, se lo volete sapere ho sentito Dave Rennie qualche volta, ma non ritenevo fosse arrivato il momento di tornare in nazionale, ora invece sento che ci sono tutte le condizioni affinché lo faccia”.
Sui compagni all’apertura: “Noah Lolesio e Ben Donaldson mi hanno colpito. La sicurezza di Lolesio è incredibile e in generale entrambi mostrano un’intelligenza notevole verso il gioco e le situazioni che si creano. Gli manca un po’ di esperienza, ma questa verrà col tempo”.
A proposito di esperienza di grandi avventure, Foley al termine dell’intervista è stato stuzzicato sulla possibilità di poter far parte del gruppo australiano per la Rugby World Cup 2023: “E’ un obiettivo sulla mia mappa. Prima però bisogna capire cosa fare in queste settimane e come porsi verso il tour di fine anno in Europa. Tempo al tempo”.
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