I Worcester Warriors rischiano 35 punti di penalità in classifica

La regola 5.5.6 prevede una sanzione molto severa in caso di inadempienza, ma il club ha ancora una speranza

I Worcester Warriors rischiano 35 punti di penalità in classifica (ph. Luca Sighinolfi)

I Worcester Warriors contro le Zebre in Challenge Cup (ph. Luca Sighinolfi)

La situazione in casa Warriors è molto delicata. Il club rischia di essere messo in amministrazione controllata, per non aver versato una cifra compresa tra le 300mila e le 355mila sterline di tasse, oltre ad aver palesato delle difficoltà nella restituzione di un prestito di 10 milioni di sterline e nel pagamento degli stipendi, in particolare nel mese di maggio.

Leggi anche: Premiership: i Worcester Warriors stanno per essere messi in amministrazione controllata

Stando alle regole della RFU, una situazione del genere comporta un rischio molto alto: ben 35 punti di penalità in classifica, che comprometterebbero il cammino in campionato dei Warriors ancor prima di cominciare.

La regola 5.5.6 prevede – in caso di insolvenza amministrativa verificatasi prima dell’inizio della stagione – una penalizzazione di 35 punti in classifica nel campionato in procinto di iniziare.

Fortunatamente per i Warriors, essendo stata già programmata la stagione 2022/23, viene meno l’applicazione della regola 5.5.5, che avrebbe previsto la retrocessione immediata nel caso la crisi si fosse verificata durante la stagione precedente o prima della calendarizzazione di quella successiva.

Leggi anche: Il calendario della Premiership 2022/23

Worcester: come evitare la penalizzazione

C’è però una possibilità di salvezza per i Warriors, data dalla regola 5.5.9, quella della no fault (“non colpa”). Il regolamento, infatti, dice che su richiesta di un club, la RFU può ridurre o rinunciare nella sua interezza a qualsiasi sanzione, qualora venisse accertato che l’evento di insolvenza non si sarebbe verificato senza un evento o una circostanza al di fuori del controllo del club, e senza colpa o negligenza da parte sua

In questo caso, l’applicazione della regola no fault sarebbe legata alla pandemia. Il club deve quindi dimostrare che senza questo evento, la crisi non si sarebbe verificata. Inoltre, la società deve dimostrare di poter ancora amministrare il club. Ciò richiede l’immissione di ulteriori fondi da parte degli attuali proprietari, che al di là di alcune frasi di circostanza come “stiamo cercando soluzioni” non si sono ancora esposti.

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