L’Australia ha vinto il suo primo titolo nelle Sevens World Series 2022 maschili, superando al fotofinish il Sudafrica. Terze le Fiji, davanti all’Argentina; Irlanda migliore delle europee.
Ph. World Rugby
Con il bronzo conquistato nella tappa finale della stagione 2022, a Los Angeles, l’Australia ha vinto “al fotofinish” il suo primo titolo nella storia delle Sevens World Series maschili, bissando il successo femminile ottenuto qualche mese fa.
Il piazzamento a podio negli States ha infatti permesso agli Aussie 7s di sorpassare il Sudafrica, seppur di appena due punti, complice anche una disastrosa prestazione degli Springboks, la peggiore dell’intera annata, in terra californiana.
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Si tratta -va detto- di un’edizione anomala del torneo, che ha visto gli All Blacks, campioni del mondo in carica, penalizzati dalle troppe assenze legate alle restrizioni di viaggio causa Covid, obbligati a saltare quattro tappe su nove.
Limitazioni che hanno pesato anche per Samoa e (parzialmente) per i figiani, anche se questi ultimi hanno comunque chiuso al terzo posto finale, a sole quattro lunghezze dai neo campioni australiani e a -2 dai sudafricani, grazie a un meccanismo di calcolo del punteggio che teneva conto delle sette migliori prestazioni sulle nove totali.
Quarta assoluta l’Argentina -che quest’anno ha anche rivinto una medaglia d’oro, in Canada: non accadeva dal 2009- a testimonianza dell’assoluto dominio australe nel VII mondiale. Prima delle europee è nuovamente l’Irlanda, che chiude al quinto posto in classifica generale.
L’albo d’oro delle World Series di rugby Sevens vede sempre il dominio della Nuova Zelanda, con 13 titoli in bacheca conquistati a partire dalla prima stagione 1999-2000, seguita da Sudafrica e Fiji con quattro, Samoa e Australia con uno a testa.
Definito anche il Dream Team 2022 composto da Corey Toole e Nick Malouf (Australia), Terry Kennedy (Irlanda, autore di ben 50 mete quest’anno), Marcos Moneta e Luciano Gonzalez (Argentina), Waisea Nacuqu (Fiji) e Zain Davids (South Africa).
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Per la cronaca, a Los Angeles la vittoria di tappa è andata agli All Blacks, che sono così tornati sul gradino più alto del podio, facendo anche la voce grossa in vista della Coppa del Mondo che si disputerà dal 9 all’11 settembre a Cape Town, Sudadfrica. I neozelandesi hanno battuto in finale Fiji al termine di un match equilibrato ed emozionante, rimasto sul 21-21 fino al giro finale di orologio, quando Moses Leo ha marcato la meta vincente per i tuttineri.
I giochi per il titolo 2022 erano stati comunque decisi mezz’ora prima, nella finale per il terzo posto di LA7s, con l’Australia che ha battuto Samoa 21-7, assicurandosi così la certezza matematica del primo trionfo in assoluto alle Sevens World Series. Ottima, comunque, la prova dei samoani durante l’intero weekend, con una vittoria 24-19 sull’Argentina ai quarti e una combattuta semifinale con la Nuova Zelanda, finita 28-26.
Quinti in California i Pumas argentini, davanti al Kenya, ai padroni di casa statunitensi e all’Irlanda. Disastroso, come detto, il weekend del Sudafrica, che arrivava a Los Angels da capolista: superati da USA e All Blacks nella (difficile) fase a gironi, gli Springboks hanno anche perso il treno per il nono posto, battuti dal Galles, chiudendo tredicesimi.
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Men’s Sevens World Series 2022 – Los Angeles, California, USA
Gironi
Pool A: Australia 9, Argentina 7, Giappone 5, Spagna 3
Pool B: Nuova Zelanda 9, Stati Uniti 7, Sudafrica 5, Canada 3
Pool C: Fiji 9, Irlanda 7, Francia 5, Galles 3
Pool D: Samoa 9, Kenya 7, Scozia 5, Inghilterra 3
Quarti di Finale
Australia v Kenya 40-14
Fiji v Stati Uniti 28-12
Samoa v Argentina 24-19
Nuova Zelanda v Irlanda 29-14
Semifinali
Fiji v Australia 29-10
Nuova Zelanda v Samoa 28-26
Finali
Bronzo: Australia v Samoa 21-7
Oro: Nuova Zelanda v Fiji 28-21
Classifica finale Sevens World Series 2022: Australia 126, Fiji 122, Argentina 118, Irlanda 92, Stati Uniti 87, Francia 81, Nuova Zelanda 80, Samoa 71, Inghilterra 71, Spagna 51, Kenya 49, Scozia 44, Canada 34, Galles 34, Giappone 26.
*punteggi calcolati al meglio di sette match su nove per ciascun team, come misura compensativa per le assenze causate dalla pandemia da Covid-19
Francesco Rasero
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