URC 2022/2023: la preview dell’Irish Shield

Come si presentano le squadre irlandesi al calcio d’inizio della nuova stagione

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URC 2022/2023 preview: Irish Shield – ph. OnRugby

Parte venerdì 16 settembre da Treviso, con la gara tra Benetton e Glasgow Warriors, lo United Rugby Championship 2022/2023.

Sedici squadre alla rincorsa del secondo titolo del campionato che unisce le franchigie di Irlanda, Galles, Scozia, Italia e Sudafrica, attualmente detenuto dagli Stormers.

Nel presentare la nuova stagione dello URC, si parte proprio dall’Irish Shield, uno dei quattro raggruppamenti in cui si suddivide il torneo, utili a dirimere soprattutto le qualificazioni alle coppe europee.

Prima dell’avvento della franchigie sudafricane, quelle irlandesi spadroneggiavano nel campionato. Ora, invece, sono costrette ad interrogarsi sulla propria competitività e sui propri obiettivi, fra chi cerca il riscatto immediato alla beffa dello scorso anno e chi invece prova a rifondare.

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Connacht

Principali acquisti: Josh Murphy (Leinster), Adam Byrne (Leinster), Byron Ralston (Western Force), David Hawkshaw (Leinster)
Dove eravamo rimasti: 11° nello URC 2021/2022
Occhi puntati su: Cian Prendergast – Dietro al quartetto delle meraviglie della terza linea della nazionale irlandese (Doris, van der Flier, Conan, O’Mahony) c’è grande bagarre per collocarsi il più in alto possibile nelle scelte di Andy Farrell. Ben dentro questa competizione c’è l’uncapped classe 2000 del Connacht, che dopo aver viaggiato con la squadra in Nuova Zelanda e giocato negli infrasettimanali contro i Maori All Blacks, vuole ora sferrare l’ultimo assalto alla maglia verde.

Il Connacht è uscito ridimensionato da una annata 2021/2022 che lo ha visto arrivare lontano dalla qualificazione ai playoff nonostante avesse ottenuto il 50% di vittorie in stagione. Il mercato lo ha privato di alcuni giocatori importanti, ma in rosa rimangono le stelle della franchigia e arrivano alcuni giocatori da Leinster per provare a trovare più spazio. Adam Byrne in particolare può diventare un titolare importante.

Se il miglior XV del Connacht può legittimamente ambire a competere con qualunque avversario e diventa ancor più temibile fra le mura dello Sportsground di Galway, il ritorno alla Challenge Cup può consentire ad Andy Friend, head coach verosimilmente all’ultimo anno con la squadra, maggiore serenità nelle rotazioni. Attenzione però alle prime cinque settimane, un banco di prova subito infernale: Ulster, Stormers e Bulls in trasferta nelle prime tre giornate, Munster e Leinster in casa.

Connacht lotterà per vincere uno degli ultimi spot di qualificazione ai playoff, o ne rimarrà fuori di poco.

Leinster

Principali acquisti: Jason Jenkins (Munster), Charlie Ngatai (Lione)
Dove eravamo rimasti: 1° nello URC 2021/2022, eliminato in semifinale
Occhi puntati su: Jason Jenkins – L’enorme sudafricano (202 cm per 125 kg) è rimasto un oggetto misterioso a Limerick, dove ha giocato appena 200 minuti per il Munster nella scorsa stagione. Qualcosa, però, deve averlo mostrato, se i dubliners non hanno esitato a portarselo a casa dal mercato per aggiungere una ulteriore alternativa al reparto delle seconde linee.

Dopo aver dominato la regular season 2021/2022, la franchigia di Dublino è stata beffata dalla sconfitta casalinga contro i Bulls nella semifinale di URC. La stagione 2022/2023 è un viaggio verso il riscatto.

Il Leinster rimane la squadra da battere. Nessun’altra franchigia ha lo stesso ammontare di talento, la stessa profondità, la stessa capacità di continuare a rimanere al vertice della competizione pur ruotando i giocatori per arrivare al meglio al finale di stagione.

Lo staff tecnico ha aggiunto una nuova pedina: dopo l’addio di Felipe Contepomi, delfino di Michael Cheika con l’Argentina, il nuovo assistente di Leo Cullen è il neozelandese Andrew Goodman, ex giocatore del Leinster fra il 2012 e il 2014 e nel 2021 allenatore dei trequarti dei Crusaders. Sean O’Brien, leggenda della franchigia, si è unito come contact skills coach.

L’obiettivo è il titolo. Ogni alternativa, per il Leinster, sarà un fallimento.

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Munster

Principali acquisti: Malakai Fekitoa (Wasps), Antoine Frisch (Bristol Bears)
Dove eravamo rimasti: 6° nello URC 2021/2022, eliminato ai quarti
Occhi puntati su: Craig Casey – Conor Murray ha 33 anni e, oltre all’età, il chilometraggio continua a farsi sentire. Casey ha esattamente 10 anni in meno, è un giocatore estremamente dissimile (frenetico e audace quanto l’altro è compassato e calcolatore) ed ha di fronte a sé una stagione importantissima per affermarsi come il numero 9 del Munster per la prossima era.

Sarà una stagione di parziale rifondazione per il Munster. Finita l’era di Johann van Graan, la squadra è stata affidata alle cure delle orecchie più iconiche della palla ovale, quelle di Graham Rowntree. L’inglese si è circondato di un nuovo staff: Mike Prendergast, che ha fatto le fortune del Racing 92, si occuperà dell’attacco; Andi Kyriacou è l’assistente per gli avanti, dopo aver lavorato per la Academy del Munster e per il Nottingham; l’ex veterano del club Denis Leamy ricoprirà il ruolo di allenatore della difesa.

Dopo la partenza di Damian de Allende, l’arrivo di Malakai Fekitoa serve a rimpinguare lo star power necessario perché la squadra riesca a competere sul fronte europeo, oltre che in quello domestico. Sarà inoltre la stagione che fa da banco di prova per il ricambio generazionale in corso a Limerick, con Gavin Coombes, John Hodnett, Mike Haley, Jeremy Loughman chiamati a prendersi sulle spalle la squadra.

Se l’ambizione della Red Army è sempre quella di primeggiare, altre squadre sembrano in questa stagione meglio attrezzate, anche in URC. Le amichevoli pre-stagionali, per quanto poco significative, non hanno dato segnali positivi e hanno detto che c’è ancora molto da lavorare per costruire la squadra. La qualificazione ai playoff è alla portata, ma un risultato migliore di quello dello scorso anno non sarà semplice.

Ulster

Principali acquisti: Jake Flannery (Munster), Jeffery Toomaga-Allen (Wasps), Michael McDonald (Western Force)
Dove eravamo rimasti: 3° nello URC 2021/2022, eliminato in semifinale
Occhi puntati su: Jake Flannery – Ulster ha 4 mediani di apertura, ma nessuno ha davvero le stimmate dell’insostituibile. Anche se Billy Burns sarà la prima scelta, attenzione alle possibilità di crescita di questo interessante classe 1999 forse prematuramente soppesato dal Munster, che negli ultimi anni ha prodotto una quantità di prospetti a numero 10 esagerata.

Il lavoro di Dan McFarland sta arrivando a compimento: dopo 5 anni a Belfast, il tecnico inglese vuole lasciare il segno e il 2023 può essere l’anno giusto per portare in Irlanda del Nord un trofeo. La stagione scorsa poteva essere quella buona, ma si sono messi di mezzo gli Stormers sul più bello. Con una squadra probabilmente ancor più forte, grazie all’aggiunta di un pilone di livello assoluto come Toomaga-Allen, l’obiettivo è centrare il bersaglio.

In lunghe parti della stagione Ulster ha giocato un rugby splendido, potenziando al massimo i talenti dei propri giocatori all’interno di un sistema efficace. Il doppio impegno in Champions e ai vertici dello URC hanno però esatto il loro prezzo con il passare dei mesi e la profondità della rosa rimane uno dei possibili punti deboli della squadra.

Un primo importante test sarà già quello del 30 settembre, quando a Belfast arriverà il Leinster.

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