L’EPCR guarda dichiaramente verso nuovi mercati e potrebbe cambiare il format delle due coppe europee
In tanti sui media francesi e inglesi si sono affrettati a sottolineare come la cosa fosse vera e non si trattasse di un pesce d’aprile: l’EPCR ha annunciato ieri come per il prossimo futuro andrà a caccia di nuove sedi con format inediti per quanto riguarda la Champions e la Challenge Cup. Le due coppe che inizieranno a dicembre avranno la loro conclusione a Dublino come annunciato, ma l‘amministratore delegato dell’EPCR Anthony Lepage ha detto pubblicamente come si stiano cercando nuovi territori per aumentare la popolarità del rugby.
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Solo una volta nella storia le finali delle due Coppe sono state giocate fuori dal “seminato”, con il San Mames di Bilbao che ha ospitato nel 2018 le partite più importanti, attirando 32.543 presenze per la Challenge Cup e 52.282 per la Heineken Champions Cup. Si trattava comunque di una location non lontana dalla Francia, mentre Lepage vuole ampliare la visione della cosa.
“Stiamo cercando di studiare un piano che ci permetta di mixare la tradizione di Champions e Challenge Cup con la possibilità di attrarre nuovi appassionati. Stiamo guardando a territori dove non siamo mai stati a livello di finale come l’Italia, il Portogallo, la Germania, ma potremmo anche tornare in Spagna o pensare a grandi città come Bruxelles o Amsterdam. È un processo lungo ma far crescere il rugby è la nostra priorità”.
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Lepage ha anche spiegato come potrebbe cambiare il format delle coppe, con anche le semifinali giocate in “campo neutro”, al pari di quanto ha fatto ad esempio il Top14 nell’ultima stagione facendo disputare le due partite a Nizza. C’è poi la questione sudafricana, visto che da questa stagione anche le formazioni della Rainbow Nation giocheranno le Coppe: “Diventa naturale pensare a giocare delle finali importanti in Sudafrica. Quella è una terra dove il rugby è molto amato, noi europei possiamo imparare tanto da loro. Sarà molto interessante vedere cosa potranno fare le squadre sudafricane da quest’anno. Quello che è sicuro è che non giocheremo in Qatar”.
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