Benetton Rugby: la preview della stagione 2022/2023

Aspettative e obiettivi dei Leoni ai nastri di partenza della nuova annata sportiva

Benetton Rugby

Benetton Rugby: la preview della stagione 2022/2023

Venerdì 16 settembre prende il via dallo Stadio di Monigo, tana del Benetton Rugby, la stagione 2022/2023 dello United Rugby Championship.

Alle 18:30 la partita inaugurale contro i Glasgow Warriors segna l’avvio di una nuova avventura che vedrà i Leoni impegnati nel campionato multinazionale e in Challenge Cup, con l’obiettivo di migliorare i risultati non del tutto soddisfacenti del 2021/2022.

Ai nastri di partenza si presenta un Benetton ingrandito e più solido rispetto a quello dello scorso anno, anche se l’asticella delle sfide continua a farsi sempre più alta.

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Rosa

Il numero di giocatori complessivi a disposizione di Marco Bortolami è notevolmente cresciuto, superando le 60 unità se si vanno a contare anche i giocatori facenti parte della neonata Accademia U22. Una necessità, quella di far crescere la profondità del roster, che deriva soprattutto dalla sovrapposizione degli impegni internazionali dei giocatori con quelli della franchigia: quando gioca l’Italia, il Benetton perde un gran numero dei propri giocatori di prima fascia.

La sfida, adesso, è quella di far crescere i tantissimi giovani di belle speranze di stanza a Treviso in maniera efficace: se ci saranno, come successo in passato, periodi dove tutti potranno avere le loro occasioni, il problema è farsi trovare pronti avendo sulle spalle poco rugby giocato.

Sul mercato il Benetton si è mosso brillantemente in relazione alle possibilità. I sei giocatori arrivati dall’estero sono tutti profili di qualità. I Leoni hanno sfruttato le possibilità che si sono aperte prendendo Marcus Watson dagli Wasps, che avevano bisogno di liberare spazio salariale, e Ignacio Mendy, talento del Sevens nel giro dei Pumas ma ancora rimasto finora ancorato al proprio club argentino. Dall’emisfero sud arrivano l’esperienza e il talento di Scott Scrafton, Onisi Ratave e Henry Time-Stowers, chiamati a fare la differenza. Sam Hidalgo-Clyne è l’alternativa che serviva a un Dewaldt Duvenage che comincia ad accusare il chilometraggio e ai giovani rampanti che però hanno bisogno di tempo per poter essere affidabili di settimana in settimana.

Alcune perdite, però, rimangono pesanti: oltre a Monty Ioane, un terminale offensivo difficilmente sostituibile, anche le assenze di Irné Herbst e l’addio di Andries Coetzee sono destinate a farsi sentire. Il reparto di seconda linea manca di un giocatore così fisico e abrasivo, punto fermo della squadra nelle ultime stagioni, mentre l’estremo sudafricano non ha avuto la possibilità di mettere in mostra le proprie doti e la propria esperienza, che avrebbero potuto essere un fattore importante nell’equazione dei Leoni.

Scorrendo la rosa il reparto migliore per qualità e profondità sembra essere la terza linea, dove è atteso il definitivo salto di qualità di Lorenzo Cannone come alternativa paritetica a Toa Halafihi. Mentre Braam Steyn e Seb Negri devono ritrovare le migliori versioni di loro stessi, i fianchi del pacchetto di avanti sono ben coperti da Michele Lamaro, Manuel Zuliani, Giovanni Pettinelli, Henry Time-Stowers e Scott Scrafton.

Ruoli meno coperti sono invece quelli del mediano d’apertura e dei centri. A numero 10 la scorsa stagione non ha dato una vera alternativa a Tomas Albornoz. Starà a Leonardo Marin e Giacomo Da Re scacciare eventuali dubbi, mentre il giovane Giuliano Avaca, arrivato da Cordoba, rimane per il momento un oggetto misterioso. Fra i centri Tommaso Menoncello deve confermare la brillantissima stagione d’esordio, e altrettanto dovrà fare un Filippo Drago che ben figurò quando chiamato in causa lo scorso anno. Brex e Zanon sono due relative certezze, mentre completano il reparto Joaquin Riera, coltellino svizzero, e Dewi Passarella, classe 2003 di grande talento ma nessuna esperienza.

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Staff

Se si sono ingrandite le dimensioni della rosa, lo stesso è accaduto a quelle dello staff. Alle dipendenze dell’head coach Marco Bortolami sono rimasti Fabio Ongaro e Andrea Masi, mentre Calum McRae è arrivato per occuparsi della difesa al posto di Paul Gustard. Allo staff si aggiunge l’ex allenatore della difesa degli Exeter Chiefs Julian Salvi: a Treviso si occupa dell’area del breakdown, lui che da giocatore fu rubapalloni eccezionale.

Alessandro Troncon è il nuovo skills coach, arrivato per dare un ulteriore contributo alla squadra. L’ex mediano di mischia azzurro si occuperà anche dell’Accademia della Marca, il nuovo progetto U19 del Benetton, che vedrà tra le sue fila il contributo di diverse figure dello staff tecnico dei Leoni.

Lo scorso URC ha visto il Benetton mettere su buoni numeri in attacco, dove ha segnato più punti di diverse squadre che si sono poi qualificate ai playoff, ma un giro di vite si è dimostrato ancora necessario dal punto di vista difensivo: sarà dunque su McRae e Salvi che si concentrano le attese di miglioramenti per la prossima stagione.

Obiettivi

“Vogliamo fare meglio della stagione scorsa, migliorando il piazzamento in classifica. Nel medio termine, l’obiettivo è quello di essere competitivi con le migliori squadre e provare ad accedere ai play-off.”

Parole di Amerino Zatta, presidente del club, pronunciate lo scorso 25 agosto. Una prospettiva molto realistica: da portabandiera del rugby italiano nello URC, vorremmo vedere il Benetton subito competitivo per un posto nelle prime 8 del torneo, e quindi qualificato alle fasi finali. La verità, però, è che l’annata 2021/2022 ha rivelato che, con l’espansione della competizione a 16 squadre, l’asticella si è alzata e il lavoro per centrare l’obiettivo è ancora molto.

Quello che possiamo pensare per il Benetton di quest’anno è di competere per un posto in post-season per la maggior parte della stagione. Non sarà facile, ma molto lo potrà dire l’avvio della stagione: con 3 gare in casa contro Glasgow Warriors, Scarlets e Dragons nelle prime 4 giornate, portare a casa subito punti importanti metterebbe la stagione sui giusti binari.

Europa

In Challenge Cup i Leoni possono pensare di passare il primo turno. L’abbinamento con lo Stade Français e i Worcester Warriors è tutto tranne che ostico: i primi hanno dimostrato più volte di non avere grande attenzione per la coppa cadetta e gli inglesi hanno altro a cui pensare.

Non sarebbe la prima volta che il Benetton accede alla fase successiva della Challenge Cup, ma non è mai andato oltre. Tuttavia, in questa stagione, i Leoni privilegeranno soprattutto lo United Rugby Championship e il passaggio del turno viene considerato l’obiettivo minimo, ma anche soddisfacente per quanto riguarda l’Europa.

Alla luce di questo, la Challenge Cup potrebbe diventare un interessante banco di prova per i giocatori più giovani, mischiandoli a quelli più esperti per esporli a sfide di una certa qualità con meno pressione sulle spalle.

Lorenzo Calamai

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