La cenerentola del campionato prova a cambiarsi d’abito, ma non sarà facile trovare la strada maestra
Lo United Rugby Championship inizierà nel tardo pomeriggio di venerdì 16 settembre. La stagione 2022/2023 delle Zebre prenderà ufficialmente le mosse il giorno successivo, sabato, quando la franchigia di Parma ospiterà il Leinster al Lanfranchi.
Dopo una stagione 2021/2022 disastrosa, con una sola vittoria in 18 gare e una sensazione di caos generalizzato, fra allenatori che si avvicendano e questioni extra-campo che incombono, la squadra di Fabio Roselli prova a cambiare volto: lo fa cambiando colori, simbolo, maglie, giocatori.
Basterà per non essere condannata ad un’altra stagione di lacrime e sangue?
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Rosa
Sono 57 i giocatori su cui potrà contare lo staff capeggiato da Fabio Roselli, contando anche sui membri della neo-costituita Accademia. Una rosa lunga, più numerosa di quella dello scorso anno, ma dov’è cambiato tantissimo: oltre 20 giocatori hanno salutato le Zebre alla fine della stagione scorsa, altrettanti sono arrivati.
La franchigia ha deciso di fare a meno di diversi senatori dello spogliatoio: Giulio Bisegni, Carlo Canna, Maxime Mbanda, Oliviero Fabiani, Andrea Lovotti, Guglielmo Palazzani, Marcello Violi, solo per citare coloro che sono rimasti a giocare in Italia, mentre altri hanno trovato offerte provenienti dall’estero come Renato Giammarioli, Eduardo Bello, Danilo Fischetti.
Una vera e propria rivoluzione. Ai tanti nuovi arrivati italiani, quasi tutti under 23, fa da contraltare l’ingresso di un certo numero di giocatori stranieri su cui è difficile fare un bilancio. Kobus van Wyk sembrava l’acquisto più interessante, ma un lungo infortunio lo ha già costretto ai box. Jacques du Toit è un giocatore di comprovata esperienza e Gonzalo Garcia un bel talento. Gli altri sono stati pescati nel tentativo di scavare qualche gemma grezza nei meandri delle categorie inferiori europee e sudafricane, scarti del Benetton compresi, in osservanza ad un principio di economia che sembra guidare le Zebre.
Ne esce fuori un gruppo con tantissime incognite, sulla carta inferiore a quello di tutte le concorrenti. L’unica amichevole precampionato disputata contro gli Ealing Trailfinders non ha certo confutato, ma aggravato questi dubbi.
Sulla scia dei risultati decenti dello scorso finale di stagione, ottenuti da molti dei giocatori confermati in rosa, le Zebre proveranno a costruire qualcosa di efficace, ma l’impressione è che il lavoro da fare per essere competitivi sia ancora molto.
In questa foresta di incognite, però, c’è del materiale umano davvero interessante e atteso a un immediato salto di qualità: Matteo Nocera è il più vecchio del gruppo di quattro piloni destri uno più promettente dell’altro (lo completano Ion Neculai, Muhamed Hasa e Riccardo Genovese), mentre nel reparto arretrato è l’ora di capire se Matteo Moscardi può mantenere le promesse mostrate a livello under 20 e se Simone Gesi può salire ulteriormente di livello e scalare le gerarchie del rugby italiano nella sua posizione.
Staff
Fabio Roselli è ancora il capo allenatore della franchigia di Parma. Al suo fianco è confermato Aldo Birchall come allenatore della difesa, mentre Emiliano Bergamaschi continua come allenatore degli avanti.
La novità è l’ingresso nello staff di David Williams, che allenerà i trequarti. Il curriculum del sudafricano spazia dai Cheetahs ai tempi del Pro14, ai Southern Kings e agli Sharks nel fu Super Rugby. Lo scorso anno è stato per alcuni mesi allenatore dei trequarti al Bath, ma il club lo ha esonerato prima della fine della stagione.
Gran parte della forza delle Zebre si basa sulle capacità di Fabio Roselli, vero e proprio studioso del gioco, e sul suo legame con gran parte della rosa, insieme alla quale ha lavorato durante gli anni da capo allenatore dell’Italia under 20, raggiungendo risultati fino a quel momento senza precedenti.
Obiettivi
Le Zebre corrono per migliorare la stagione dello scorso anno, sviluppare il talento presente in rosa e portare a casa qualche risultato che possa far sorridere i tifosi. Non dovessero arrivare ultimi in classifica sarebbe onestamente una sorpresa, pertanto i termini di valutazione a giugno del 2023 dovranno essere rapportati necessariamente alle aspettative e al livello di partenza.
I gialloblu sono una squadra che ha bisogno prima di tutto di acquisire fiducia, ma il sorteggio del calendario non ha voluto loro bene. Leinster, Sharks, Munster e Stormers rappresentano un poker di sfide veramente tosto, anche se 3 delle prime 4 gare si giocheranno al Lanfranchi. Sorprendere una delle quattro, magari grazie al torpore di inizio stagione, darebbe un po’ d’entusiasmo e la scossa necessaria per provare a competere.
Europa
Tolone e Bristol è un sorteggio piuttosto proibitivo per le Zebre in Challenge Cup.
La qualificazione alla fase ad eliminazione diretta è cosa assai complicata e comprenderebbe più d’un risultato sorprendente.
L’altra faccia della medagli è rappresentata dalla possibilità di esporre la rosa, e in particolare i giocatori più giovani, ad un rugby diverso, in una cornice speciale come quella delle coppe europee: una sorta di acceleratore dello sviluppo per tutti i giocatori, a livello individuale e collettivo.
Lorenzo Calamai
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