URC, Benetton: ogni cosa al suo posto

Nella partita di apertura contro i Glasgow Warriors i Leoni hanno sbagliato poco e niente

URC, Benetton: Padovani vola in meta – ph. Benetton Rugby

Nei 12 anni di storia del Benetton nelle varie iterazioni dello URC (Celtic League, Pro12, Pro14) non c’era mai stata una partenza così convincente in termini di risultati: 22 punti di scarto rispetto alla prima avversaria affrontata sono un nuovo record per i Leoni di Marco Bortolami.

Nell’esordio della stagione 2022/2023 è filato praticamente tutto liscio per la squadra di Treviso, che ha guidato nel punteggio per tutto l’incontro, tranne che nei primi 13′ in cui vigeva lo 0-0 e nei 6′ in cui il punteggio era fermo sul 3-3.

È stata una gara molto buona a livello individuale e collettivo: la mischia ordinata ha suonato la carica, il drive da rimessa laterale è stato positivo, Giacomo Da Re ha offerto una prestazione convincente alla sua quarta gara da titolare in biancoverde.

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Da quando il capo allenatore della nazionale Kieran Crowley ha affermato in conferenza stampa che secondo la sua opinione l’ex Mogliano e Rovigo è il terzo miglior numero 10 italiano dietro Paolo Garbisi e Tommaso Allan, la dichiarazione è stata spesso messa in discussione. Venerdì sera, però, Da Re ha dato un colpo di spugna alla mancanza di fiducia nei suoi confronti con una prestazione molto convincente e di grande personalità alla guida della squadra.

Anche quello che è stato forse il suo unico errore, un passaggio sparato direttamente in rimessa laterale sull’out di destra, veniva da una lettura corretta della situazione davanti a lui e l’esecuzione, sebbene audace, non è stata malvagia: è mancata la reciproca comprensione con Edoardo Padovani, che era rimasto più profondo in una situazione dove ci stava una corsa all’altezza.

Se il premio di man of the match è andato a Federico Ruzza per il suo buon lavoro in tutti gli aspetti del gioco (un peccato che sia stato scalpellato il suo capolavoro in uno contro uno dall’in-avanti in area di meta di Gianamrco Lucchesi), fra i migliori è doveroso citare Manuel Zuliani, che sembra aver ripreso da dove aveva terminato. Un giocatore che somma aggressività, fisico, tecnica individuale come pochi, anche se spesso le sue caratteristiche lo portano a consumarsi in fretta, come accaduto nella gara di ieri.

Buono l’esordio di Scott Scrafton, che si è fatto notare in un paio di occasioni per la sua prorompente fisicità. Il Benetton ha assoluto bisogno di tutti i suoi chili e della sua potenza muscolare. L’altro esordiente di giornata, Ignacio Mendy, non ha cominciato nel migliore dei modi per via di un paio di errori banali nel primo tempo, ma si è fatto ampiamente perdonare con una doppietta nella ripresa, mettendo in mostra tutte le sue doti.

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Una lode anche per Giacomo Nicotera. Il tallonatore è entrato in un momento della partita delicato, dove i Leoni avevano perso un po’ di smalto e Glasgow provava a giocare da ogni posizione nel campo nel disperato tentativo di rimettere in piedi la gara. In questo contesto, ha messo a segno quattro placcaggi uno più tosto dell’altro, spesso anche in situazioni di mismatch, e dopo uno è anche riuscito a rimettersi in piedi e contendere il pallone, costringendo gli avversari al tenuto esattamente a metà campo. L’importanza del gesto in quel momento è stata giustamente festeggiata da tifosi e compagni, tanto da indurre il non sempre estroverso triestino a festeggiare alzando le braccia in una sorta di imitazione del Massimo Decimo Meridio di “Are you not entertained?“.

Senza nulla togliere alle precedenti lusinghe nei confronti del Benetton, i Glasgow Warriors arrivati a Monigo sono apparsi una squadra decisamente appannata: poche idee ma confuse, atleticamente sulle gambe, mentalmente poco centrati.

D’altra parte Franco Smith è diventato allenatore della franchigia solamente ad inizio agosto, tardissimo. Non sono chiare le ragioni per cui i Warriors ci abbiano messo così tanto per scegliere un nuovo capo allenatore dopo l’esonero di Danny Wilson, ma sicuramente il ritardo non ha contribuito a far arrivare una squadra con una rosa molto interessante, potenzialmente da playoff, pronta all’appuntamento con la prima di campionato.

Questo per dire che le sbavature del Benetton, pur poche, potrebbero essere presto diversamente punite da avversari più pronti, come il Leinster da affrontare a stretto giro di posta. In particolare, va aggiustata la ricezione e l’uscita dopo i calci di restart degli avversari: quando si segnano dei punti, è frustrante dare sempre l’opportunità agli avversari di replicare immediatamente.

Una vittoria convincente, comunque, era quello che ci voleva per il Benetton per partire bene e costruire la fiducia necessaria ad un inizio stagione che, se le cose continueranno ad andare nel verso giusto, potrebbe vederli nelle zone alte della classifica all’inizio di ottobre.

Lorenzo Calamai

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