L’head coach delle Azzurre ha risposto alle domande dei giornalisti a margine dell’annuncio delle convocate
In concomitanza con l’annuncio delle atlete convocate per la RWC2021 in Nuova Zelanda, il capo allenatore dell’Italia Andrea Di Giandomenico ha risposto ad alcune domande concernenti l’avventura mondiale che attende le Azzurre.
Una competizione che la nazionale femminile ritrova dopo 4 anni, con obiettivi differenti: “Questo è il mio secondo mondiale, ma l’Italia che ci arriva è una nazionale diversa. La scorsa volta venivamo da 15 anni di assenza della nostra squadra dalla Rugby World Cup, solamente un paio di giocatrici avevano esperienza precedente di quella competizione e l’obiettivo principale su cui eravamo focalizzati era la partecipazione.
“Qui non ci dobbiamo fermare alla sola partecipazione. La differenza è nell’approccio: non andiamo in Nuova Zelanda solo per partecipare, ma per competere.”
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Una competizione che vedrà le Azzurre sfidare Stati Uniti, Canada e Giappone per puntare ad accedere ai quarti di finale, a cui si qualificano le prime due di ciascun girone e le due migliori terza. Una pool un po’ più incerta delle altre, ma dove occorre prestare attenzione: “Abbiamo un girone che rispetto ad altri potrebbe sembrare meno complesso – dice Di Giandomenico – ma la difficoltà sta nel non sottovalutare squadre che hanno armi importanti nel loro bagaglio e un gioco complesso da disinnescare, come Stati Uniti e Canada. Un gioco molto fisico, legato alle fasi di conquista, che dovremo riuscire ad arginare per esprimere il nostro, maggiormente improntato alla rapidità e alla ricerca degli spazi.”
“Il Giappone invece è una squadra più simile a noi, fatta da atlete molto concentrate, grandi lavoratrici.”
“Non abbiamo partite facili, ma credo che nessuna partita di questo mondiale sia scontata, tranne forse per quel paio di squadre che si presentano ai nastri di partenza con una marcia in più. Sarà un mondiale dove si metteranno in mostra grandi evoluzioni tecniche e atletiche, il prossimo ne avrà ancora di più e noi vogliamo stare al passo con questa crescita.”
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Infine uno sguardo ai passi imminenti che farà la squadra, pronta a decollare per la Nuova Zelanda giovedì pomeriggio: “Non è mai facile dire a delle atlete che si sono impegnate duramente che non sono state selezionate, ma quanto abbiamo visto durante questa lunga estate ci permette di essere ottimisti per quanto riguarda il futuro della nazionale femminile, che si prospetta roseo. Adesso abbiamo un programma molto dettagliato che ci aiuterà a smaltire il lungo viaggio che ci aspetta, con una seduta di recupero prevista già per quando sbarcheremo in Nuova Zelanda. La nostra trasferta estiva in Canada ci è stata molto utile per sperimentare proprio questo tipo di situazioni.”
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