Il CT australiano ha passato due giorni con i Navy Seals statunitensi per capire come far affrontare gli imprevisti ai suoi giocatori su un campo da rugby
Per insegnare ai giocatori dell’Inghilterra il modo migliore per affrontare i tanti imprevisti di una partita di rugby, Eddie Jones sta prendendo ispirazione dai metodi usati dai militari per ricercare Osama bin Laden nel 2011. Il CT australiano non è nuovo a contaminazioni o interpretazioni particolari del ruolo di allenatore, e dopo aver fatto provare le arti marziali ai suoi giocatori in passato ora si è rivolto addirittura all’esercito.
Jones ha raccontato di aver trascorso alcuni giorni a San Diego con i Navy Seals, le forze speciali della marina militare statunitense, per cercare di capire meglio come far fronte alle tante cose incontrollabili di una partita di rugby, come perdere un giocatore per concussion o un cartellino o le diverse interpretazioni arbitrali tra un match e un altro. Il CT ha detto di aver ricevuto una spiegazione di com’era stato impostato il lavoro dei militari per l’operazione Neptune Spear, che ha portato poi all’uccisione del capo di Al-Qaeda.
“Quando ricercavano Osama bin Laden, i Navy Seals si sono allenati per dodici mesi con sessioni di lavoro di 38 minuti – ha spiegato l’australiano – E la prima cosa che hanno fatto durante l’operazione è stata sbagliata. Un elicottero ha colpito il muro del complesso in cui era bin Laden. Hanno avuto dodici mesi per prepararsi, l’hanno fatto religiosamente, ma hanno comunque sbagliato qualcosa. Eppure sono stati in grado di farcela e di farlo comunque in 38 minuti”.
Per Jones l’analogia con la preparazione dell’Inghilterra al Mondiale e gli eventuali imprevisti che potranno capitare sul suo cammino sono chiari. “A dodici mesi dalla Coppa del Mondo, stiamo facendo uno sport che ha 35 minuti di gioco effettivo e abbiamo la possibilità di fare le prove generali e preparare i giocatori per quello che sta arrivando, che sia nella fase a gironi o più avanti. È un’opportunità molto preziosa per il futuro”.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.