Sempre più paradossale la situazione del club inglese, nonostante la sospensione dai campionati
La situazione dei Worcester Warriors è sempre più paradossale: secondo un’esclusiva pubblicata dal Telegraph, al momento i giocatori del club, tra cui i due Azzurri Renato Giammarioli e Hame Faiva, non possono svincolarsi dai propri contratti e lasciare la squadra.
Questo nonostante lunedì il club sia stato sospeso da tutte le competizioni inglesi e, soprattutto, la società proprietaria della squadra sia stata posta in amministrazione controllata. Questa, la WRFC Trading Limited, è però una società diversa da quella per la quale sono impiegati i giocatori, la WRFC Players Limited, verso la quale non esiste attualmente alcun provvedimento.
Secondo il regolamento della federazione inglese, ogni giocatore ha la possibilità di recedere immediatamente dal proprio contratto nel caso che il club per cui lavora sia insolvente, sia in liquidazione, chiuda o entri in amministrazione controllata.
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L’unica via d’uscita dunque, nonostante diversi giocatori siano già in contatto con altri club per proseguire la stagione altrove, sarebbe il mancato pagamento degli stipendi del mese di settembre. Dopo 14 giorni di insolvenza rispetto a venerdì prossimo, 30 settembre, i giocatori sarebbero liberi di andarsene.
Tuttavia l’obiettivo dei nuovi, potenziali acquirenti dei Worcester Warriors, una cordata di imprenditori statunitensi guidata dall’ex dirigente del club Jim O’Toole, è quello di rilevare al più presto il club, pagare i salari e impedire alla squadra di perdere i propri giocatori.
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