Il presidente FIR promuove a Firenze la gara con l’Australia, facendo anche il punto sull’attualità del rugby italiano
FIRENZE – Un Marzio Innocenti ambizioso quello che si presenta a Firenze in un grigio pomeriggio di settembre per introdurre in città il prossimo test match della nazionale italiana, quello programmato per il prossimo 12 novembre nel capoluogo toscano di fronte all’Australia.
“Mi aspetto due vittorie dai test match di novembre – ha detto il presidente della FIR – Qualsiasi squadra del Sei Nazioni punterà a vincere tre partite su tre nella prossima finestra internazionale, visto che giocano in casa. Noi ci accontentiamo, per così dire, di due. Ma se non esigessimo almeno questo risultato, ci sarebbero diverse cose da spiegare. Questa non è una struttura che sta in piedi solo per fare belle figure.”
La città ha portato relativamente bene agli Azzurri nel corso degli anni: nel 2016 la vittoria con il Sudafrica, nel 2018 quella con la Georgia. Anche nella sconfitta, Firenze ha visto spesso buone prestazioni azzurre, come quella che nel 2012 vide proprio l’Australia vincere per un soffio, 22-19, con un calcio fallito allo scadere dagli Azzurri per agguantare quello che sarebbe stato uno storico pareggio.
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La promozione dell’incontro dello stadio Franchi è stata anche l’occasione per fare il punto su alcuni temi caldi riguardanti i giocatori d’interesse nazionale.
Renato Giammarioli e Hame Faiva sono in questo momento coinvolti nella difficile situazione dei Worcester Warriors, ma sembra improbabile un loro ritorno in una delle due franchigie italiane nel momento in cui dovessero lasciare il club inglese.
“In questo momento le Zebre, che avevano peraltro offerto un rinnovo di contratto a [Renato] Giammarioli, sono al completo – commenta Innocenti – Credo che [Hame] Faiva stia provando a cercare un ingaggio nell’emisfero sud, magari in Super Rugby, mentre Giammarioli se dovesse tornare in Italia sarà nel Top10, altrimenti dovrà trovare un eventuale contratto all’estero.”
E Monty Ioane? “Il giocatore è disponibile. Per novembre dovremo contrattare la sua presenza con i Rebels.”
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Con rose ben profonde, più di quanto fosse mai accaduto in passato, nelle fila di Zebre e Benetton giocano al momento quasi un centinaio di giocatori di interesse nazionale, sia per l’Italia che per la nazionale Emergenti e la under 20.
Se è vero che ci saranno momenti dove le franchigie dovranno utilizzare tutte le proprie risorse per far fronte a prevedibili assenze, fra infortuni e convocazioni nelle selezioni nazionali, ci saranno anche molte settimane, come queste di inizio stagione dove molti giocatori vedranno un minutaggio piuttosto risicato.
Franco Smith, nei panni di direttore dell’alto livello, aveva annunciato che non ci sarebbero stati permit players nel Top10 2022/2023, ma Marzio Innocenti ha altre idee: “Ci sarà un meccanismo che permetterà ad alcuni giocatori di Zebre e Benetton di giocare per un determinato periodo nel campionato nazionale. Ogni giocatore avrà il proprio percorso di sviluppo personalizzato, disegnato sulle sue necessità e costantemente seguito dallo staff tecnico federale. Se poi ci sono società di Top10 che preferiscono non beneficiare della possibilità di avere questi giocatori andremo avanti con le altre.”
Infine, uno sguardo al settore arbitrale dopo la novità del panel indipendente di valutazione dell’operato dei direttori di gara dal quale l’Italia è rimasta fuori: “Questo è un settore dove ci stiamo impegnando molto, ma abbiamo ancora molta strada da fare. Le federazioni anglosassoni non vogliono mollare l’osso, ma puntiamo ad arrivare a farci rappresentare. Quando è il caso di farci sentire, inoltre, lo facciamo, come in occasione di Zebre-Sharks, dove qualche decisione ci è sembrata dubbia ed abbiamo chiesto chiarimenti.”
Lorenzo Calamai
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