Una delegazione delle azzurre ha avuto modo di conoscere la Arden e di approfondire sempre più il rapporto con la cultura locale
Nella giornata di giovedì il primo ministro neozelandese Jacinda Arden ha incontrato la Nazionale italiana femminile, pronta a debuttare nel Mondiale contro gli Stati Uniti. Il Capitano della Nazionale femminile italiana Elisa Giordano e i due vice Capitani, Melissa Bettoni e Michela Sillari, hanno avuto modo di conoscere la Arden nella sede della Northland Rugby Union. Insieme alle atlete azzurre, presenti anche le delegazioni di Canada, Giappone, Stati Uniti, Galles e Scozia.
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Ardern ha manifestato la volontà di incontrare le squadre partecipanti alla Coppa del Mondo prima dell’inizio della manifestazione, e si è soffermata per un breve incontro con le atlete di ogni Nazione partecipante all’evento per dare loro il proprio incoraggiamento. Durante la cerimonia celebrativa, alla presenza del sindaco di Whangarei Sheryl Mai, il Primo Ministro è stata omaggiata con un Poi, un oggetto costituito da una palla in stoffa legata a una corda tradizionalmente utilizzato nelle danze maori, durante le quali viene fatto roteare, e oggi diventato un’attività per i più piccoli durante il periodo scolastico.
In occasione del Mondiale in corso, su iniziativa di World Rugby, i Poi verranno distribuiti ai fan fuori dalle sedi di gara con l’esortazione di utilizzarli per supportate le proprie squadre. Giordano, Bettoni e Sillari hanno partecipato a un workshop per procedere alla loro realizzazione, insieme alle altre atlete.
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Il Capitano Giordano commenta a conclusione della visita: “Il Primo Ministro si è presentata a tutte le squadre personalmente, si è dimostrata una persona molto alla mano, ed ciò è stato di grande impatto – che sia stata tra di noi e con noi, mi ha colpito molto”. Melissa Bettoni aggiunge: “Mi ha dato l’impressione di essere una persona molto aperta, positiva, e di tenere molto al rugby, consapevole di vivere nella patria del gioco e di tenere in altissima considerazione la manifestazione”
”Ho apprezzato molto che ci abbiano insegnato a costruire i poi, un gioco tradizionale dei bambini locali – una bellissima idea per entrare in contatto con la cultura del Paese che ci ospita” – conclude Michela Sillari
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