Intorno alla condizione fisica dell’ex All Blacks si è scatenata molta confusione
Dopo la convocazione, il dietrofront che però non arriva per volontà della federazione, ma per bocca dell’head coach del suo club.
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Samoa: dietrofront su Steven Luatua. Il giocatore è indisponibile
Di chi stiamo parlando? Di Steven Luatua. Il giocatore, ex All Blacks (15 caps con la Nuova Zelanda), sfruttando infatti le nuove regole sull’eleggibilità si era dichiarato disponibile, tanto da venire selezionato, per far parte di Samoa in vista dei Test Match di Novembre 2022, che vedranno gli isolani sfidare anche l’Italia (il 5 novembre al Plebiscito di Padova), ma pare che al momento ci sia un intoppo bello grosso legato alla sua condizione fisica.
A rendere nota la cosa è stato Pat Lam, il coach dei Bristol Bears, club di Premiership, che dopo aver appreso della convocazione di Luatua con la rappresentativa samoana ha detto, rifacendosi a una dichiarazione dello scorso 14 settembre: “Steve al momento è indisponibile. Lo scorso 19 agosto aveva riportato una serie lesione al polpaccio la cui diagnosi parlava di circa tre mesi. Ora – ha aggiunto Lam – mi sembra difficile che possa rientrare in campo e rendersi disponibile durante la finestra dei prossimi Test”.
Entrando nello specifico, il tecnico ha poi affermato: “Io sono contento che Luatua venga visto come un punto di riferimento da Samoa in vista della Rugby World Cup 2023, ma quello che è di primaria importanza è che lui stia bene e che possa curarsi qui al meglio prima di rientrare in campo per far vedere quello di cui è capace”.
Infine, a denti stretti, Pat Lam ha riferito: “Il rientro è previsto per fine novembre inizio dicembre. Se Steven vorrà passare del tempo con la sua nuova squadra non ci saranno problemi, ma io escludo che possa rendersi disponibile. Credo che tutti vogliano che recuperi al meglio e non abbia altre ricadute e la cosa migliore per fare questo è che continui ad allenarsi qua. Poi, ripeto, se tutto dovesse andare per il meglio, in anticipo, non ci sarebbe nessuna preclusione da parte nostra”.
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