Le franchigie irlandesi non partivano così male da anni. Ora lo scontro diretto
Nelle prime tre giornate di United Rugby Championship le quattro franchigie irlandesi hanno vinto nel complesso il 50% delle gare giocate, 6 su 12.
Un risultato negativo per le abitudini delle squadre che sono use dominare la fu Celtic League, poi Pro12, poi Pro14 e infine URC.
Se certamente il campione statistico è ancora piccolo per gridare alla crisi e Leinster e Ulster sono comunque rispettivamente prima e terza nella classifica generale del torneo (con l’unica sconfitta dei nordirlandesi arrivata proprio per mano dei dubliners), Connacht e Munster hanno ottenuto un 1/6 combinato che trascina lo standard delle squadre della IRFU verso il basso.
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Il Munster, che ha cambiato tutto il proprio staff tecnico ed ha proceduto in estate ad un parziale rebuilding, è attualmente decimo. Gli uomini di Limerick hanno pagato un brutto avvio in Galles, dove hanno perso a Cardiff e Newport, ma non hanno incantato neanche nella vittoria per 21-5 in casa contro le Zebre. Alcuni degli uomini migliori stanno faticando a trovare la forma migliore, come il nuovo acquisto Malakai Fekitoa e il flanker Jack O’Donoghue, mentre la nuova generazione, nella cerniera mediana composta da Craig Casey e Ben Healy, deve crescere sotto il profilo della leadership.
Era dalla stagione 2006/2007 che la Red Army non incappava in due sconfitte nelle prime tre giornate. In quella stagione dell’allora Celtic League, campionato all’italiana con 11 squadre (comprendeva i defunti Border Reivers scozzesi) vinto dagli Ospreys, il Munster chiuse in sesta posizione, vincendo comunque il 60% delle partite.
Per quanto riguarda Connacht, invece, si deve tornare indietro fino al 2016/2017 per vedere il numero 0 nella colonna vittorie. La squadra di Andy Friend è ultima in classifica ed è l’unica a non aver totalizzato nemmeno un punto nelle 3 gare disputate, ha il peggior attacco della lega (39 punti segnati) e la seconda peggior difesa (102 subiti, peggio solo gli Scarlets).
Se le due franchigie hanno in comune le assenze per il tour dell’Irlanda Emergenti in Sudafrica che toglie al Munster 10 giocatori e al Connacht 5, le difficoltà del team di Galway sono radicalmente diverse da quelle dei colleghi in maglia rossa: un calendario molto difficile con tre trasferte consecutive su tre turni, una a Belfast contro Ulster e le altre in Sudafrica, e una rosa con diversi acciacchi. La sensazione che però la squadra si stia avvicinando alla fine di un ciclo di relativo successo è ben presente: ad Andy Friend e al suo staff il compito di riaccendere il fuoco che li ha animati nelle ultime stagioni e chiudere la loro parentesi sulla baia nel miglior modo possibile.
Adesso è il momento di un primo e parziale momento della verità: Connacht e Munster si sfidano allo Sportsground nella quarta giornata dello URC, con calcio d’inizio alle 20:35 di venerdì 7 ottobre (diretta Eurosport Player/Discovery+). Il terreno di gioco di Galway è stato rinnovato con una nuova superficie sintetica di quarta generazione e sarà sperimentato per la prima volta dalle due squadre nel derby interprovinciale.
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Connacht ritrova il suo talismano Jack Carty, di ritorno da un infortunio al polso, e lo mette in cabina di regia. Rientra anche il seconda linea Gavin Thornbury, mentre il nuovo acquisto Shamus Hurley-Langton, terza linea classe 2000 proveniente dalla Nuova Zelanda, ottiene la sua prima apparizione da titolare.
Il Munster punta sui suoi internazionali per trovare una vittoria convincente in trasferta: dentro Conor Murray e Joey Carbery, finora sempre partiti dalla panchina, con quest’ultimo a numero 15; ritorna dall’infortunio anche Gavin Coombes per prendersi la maglia numero 8; rimangono nel XV le due giovani ali Pat Campbell e Conor Phillips.
Il primo crocevia della stagione per le due franchigie irlandesi è già arrivato.
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