Il tecnico analizza la brutta sconfitta in terra scozzese: “Quando difendi in continuazione spendi troppe energie”
Marco Bortolami prova a smorzare la tensione dopo la brutta sconfitta del suo Benetton in casa di Edimburgo per 53-8. I biancoverdi, dopo un primo tempo in cui sono rimasti in partita, hanno accusato un crollo inaspettato nella ripresa, cedendo a una squadra che è apparsa molto rodata dalle 3 sfide di fila contro le franchigie sudafricane.
“Il risultato finale è stato molto pesante” ha detto Marco Bortolami a La Tribuna: “Nel primo tempo abbiamo giocato bene, anche se nel finale di frazione abbiamo preso 4-5 calci evitabili. Nel secondo non siamo più riusciti a coprire il campo a dovere come avevamo fatto nei primi 40 minuti”.
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Proprio quella meta presa a fine primo tempo, che ha permesso a Edimburgo di andare sopra il break, è stata la chiave del match secondo Bortolami: “Quando difendi in continuazione così bene facendo segnare gli avversari solo alla fine del primo tempo è normale spendere tante energie e nell’arco della partita lo paghi. Ci vuole equilibrio e disciplina, se avessimo giocato di più nel loro campo avremmo compensato lo sforzo compiuto in difesa”.
“È bastato concedere quel metro in più all’attacco di Edimburgo per permettere l’avanzata e così si è innescata la catena” insiste il tecnico: “È importante essere competitivi nelle fasi statiche e nelle prime due o tre fasi di gioco, perché questo ti permette di rimanere in controllo. Se, invece, lasci la briglia all’avversario trovi trequarti veloci e fisici che sugli spazi ti fanno male, che è esattamente quello che è successo nel secondo tempo. Il margine tra il rimanere in controllo e lasciare spazio è minimo, dobbiamo lavorare su questo aspetto”.
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In campo, soprattutto nel secondo tempo, c’erano tanti giovani, e c’è stato anche un esordio inaspettato: quello di Giuliano Avaca, entrato nei 23 dopo il forfait di Hidalgo-Clyne ed entrato in campo già nel primo tempo dopo l’infortunio di Padovani: “Gli esordienti hanno fatto il loro dovere, Avaca ha dimostrato di avere delle qualità e mi ha dato delle buone indicazioni come gli altri. Il turnover è fisiologico, a questo livello è impensabile giocare più di tre partite consecutive, è importante che tutto il gruppo faccia minuti e sia competitivo sia in casa che in trasferta”
“Nel nostro percorso vogliamo allargare la rosa dei giocatori competitivi e per farlo dobbiamo dare del tempo di gioco a tutti, noi vogliamo comunque che il livello delle prestazioni resti il più alto possibile, però ci sono delle contingenze di cui dobbiamo tenere conto” ha concluso il tecnico.
Il prossimo impegno del Benetton sarà venerdì 21 ottobre alle 18.30, in casa contro i Bulls. I Leoni a Monigo non hanno ancora mai perso quest’anno, e l’ultima volta che la franchigia sudafricana è salita a Treviso è stato in occasione della storica finale di Rainbow Cup, vinta dai biancoverdi.
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