Il tecnico azzurro e le ragazze introducono la sfida dei quarti di finale tra Italia e Francia
Ci si avvicina ad Italia-Francia, storica sfida dei quarti di finale della Coppa del Mondo di rugby femminile. Le azzurre, dopo aver raggiunto un primo storico traguardo, non vogliono fermarsi, e di fronte c’è una squadra che ha come obiettivo arrivare fino in fondo. In conferenza stampa sono intervenute Manuela Furlan ed Elisa Giordano, oltre al tecnico Andrea di Giandomenico.
Innanzitutto, c’è stato spazio per gli auguri e i complimenti a Manuela Furlan per l’incredibile ritorno in campo, bruciando le tappe e conquistandosi un posto nelle 23 per sabato: “Da quando è successo tutto questo, in realtà, c’è stato poco tempo per pensare, quando abbiamo capito che c’era una possibilità anche minima di potercela fare ci siamo messe sotto a lavorare. È stato un mese e mezzo molto inteso, mi sembra di averne vissuti 6 in così poco tempo, ho tanta energia e sta andando tutto veramente bene”.
La trequarti azzurra è poi intervenuta in maniera molto lapidaria anche sulla squalifica di Sara Tounesi: “Il morso? Ormai è successo, Sara è stata giudicata da chi di competenza”.
La capitana Elisa Giordano ha posto l’attenzione sulle differenze rispetto al match pre-mondiale di Biella, vinto dall’Italia, e sugli errori commessi contro il Giappone da non ripetere: “Quello era un test match, ma rispetto a quella partita siamo cambiate anche noi. Un mese fa non avevamo questa confidenza e preparazione, poi chiaramente cambia tutto per quanto riguarda il contesto e l’importanza della partita. La disciplina sarà la chiave: su questo aspetto abbiamo ancora delle difficoltà. Spesso prendiamo calci di punizione sul punto d’incontro, ma continuiamo a lavorarci e non abbiamo smesso nemmeno questa settimana”.
Sulle difficoltà del match di domenica contro il Giappone, ha inciso molto anche la pressione: “Contro il Giappone c’era la tensione derivata dal fatto che vincendo quella partita avremmo fatto qualcosa di straordinario. Noi siamo sempre state chiare fin dall’inizio, avevamo un obiettivo che era questo: la pressione è tutta sulla Francia, che ha dichiarato di voler vincere il Mondiale, quindi la differenza è in questo. A causa di questa pressione non abbiamo espresso un grande gioco, ma anche partite come questa servono a migliorare. Dobbiamo essere consistenti in ogni fase di gioco, con la libertà di fare ciò che sappiamo far meglio”.
Infine, Giordano ha concluso così la conferenza stampa: “Cosa dirò alle ragazze? Ci sto pensando da un po’, mi piacerebbe che loro avessero la sensazione – finita la partita, comunque vada – di non aver nessun rimpianto, e di aver dato anche quello che non avevano. Dobbiamo uscire col sorriso, indipendentemente dal risultato. È una cosa che avevo chiesto anche contro gli Stati Uniti, e alla fine lì il sorriso ce l’avevamo doppio (ride, ndr). Questa è ancora più difficile, ma sono sicura che se sviluppiamo i nostri punti di forza, tutte insieme”.
La seconda parte è stata riservata ad Andrea di Giandomenico, che ha chiarito la questione riguardante l’assenza di Giada Franco per concussion: “Il fatto che sia stata fatta uscire subito, senza nemmeno il primo controllo in campo per via della botta, ha fatto scattare immediatamente i 12 giorni di protocollo, che avrebbero potuto essere ridotti a 7 in casi particolari, ma comunque non avrebbe potuto giocare. Giada ha fatto tutti i passaggi necessari e chiaramente non è colpa di nessuno, fa parte di un protocollo che dà giustamente la priorità alla salute delle atlete”.
Di Giandomenico ha poi parlato di come sostituirà le due assenti, Franco e Tounesi: “In una competizione come questa si sa che nel lungo periodo bisogna fare i conti con le assenze, sapevamo dell’importanza del roster. Isabella (Locatelli, ndr) è chiamata ad entrare e ci può dare un’alternativa in seconda linea, con Beatrice Veronese pronta a subentrare in terza. Stiamo un po’ finendo le avanti (ride, ndr) ma in una competizione così lunga fa parte del gioco, siamo sereni. Locatelli magari è meno ballcarrier di Franco ma può dare invece un grande apporto in touche e nelle situazioni di gioco veloce. Ognuna delle nostre ragazze dà un apporto diverso al gruppo, ma nessuna snatura il nostro gioco. Michela Merlo farà da backup un po’ per tutti i reparti, perché può garantire molte opportunità. Anche Vittoria Vecchini può giocare in terza”.
“Se c’è appagamento? Assolutamente no. Sia perché queste sono matte (ride, ndr) e non sono mai appagate, sia perché cerchiamo sempre di guardare avanti. Non abbiamo nulla da perdere o da rimpiangere: semplicemente non dobbiamo lasciare nulla di intentato. Si parla di vento e pioggia che andrà a scompigliare aspetti come la rimessa laterale, in touche possiamo mettere una buona pressione perché su questo fondamentale abbiamo sempre fatto bene” conclude il tecnico.
Francesco Palma
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