Sconfitta senza nessun risvolto positivo per i ducali, inghiottiti da una squadra più forte e più affamata
Serata da dimenticare a Newport per le Zebre di fronte ai Dragons padroni di casa. Per la franchigia italiana non funziona nulla dal primo minuto della partita in poi.
Un concerto di palloni a terra, furti subiti nel punto d’incontro, difesa approssimativa, rimesse laterali perse, lanci storti, falli commessi.
Una squadra come i Dragons, migliorata rispetto alle scorse stagioni ma non certo irresistibile, impone una tariffa davvero pesante: al termine degli 80 minuti il tabellone recita 47-7.
I gallesi non hanno nessuna intenzione di dare una possibilità agli ospiti di entrare in partita, e mettono punti sul tabellone appena ne hanno la possibilità. E’ così che Sam Davies punisce tre volte le Zebre dalla piazzola nella prima mezz’ora, oltre a trasformare le due mete segnate dai suoi compagni per un parziale di 23-0 che ipoteca la partita.
L’unica scintilla per gli italiani la dà Chris Cook, che alla fine del primo tempo buca la prima guardia, è bravo a rialzarsi in piedi dopo il placcaggio perché non trattenuto e serve con un brillante sottomano l’accorrente Zambonin, che deve solo tuffarsi sotto i pali.
Rimane un fuoco di paglia. I Dragons mettono altri 3 punti nel carniere al 38′ e vanno al riposo sul +19 e in apertura di ripresa chiudono i conti con Steff Hughes.
Fabio Roselli prova a cavare qualcosa dalla partita dando subito tanti minuti alla panchina, ma la mossa non sorte effetto alcuno. Anzi, se possibile la prima linea di Sanavia, Manfredi e Hasa si trova ancor più in difficoltà di quanto erano stati i primi compagni, con Pitinari distrutto da Fairbrother nei primi 40′. Prisciantelli commette più errori che buone giocate e per gli altri ci sono poche possibilità di mettersi in mostra in maniera positiva.
Nell’ultimo quarto i Dragons segnano altre due volte e chiudono giocando gli ultimi 15′ nei 22 metri delle Zebre, sprecando qualche altra opportunità di allungare il punteggio.
E’ forse la prima volta in stagione che non c’è niente da salvare nella prestazione delle Zebre. La speranza è che la verve con cui era iniziata una stagione che si sapeva di sofferenza non si sia già infranta nel duro confronto con la realtà.
Dragons RFC: 15 Angus O’Brien, 14 David Richards, 13 Steff Hughes, 12 Max Clark, 11 Jared Rosser, 10 Sam Davies, 9 Rhodri Williams; 8 Ross Moriarty, 7 Harrison Keddie (C), 6 Aaron Wainwright, 5 Sean Lonsdale, 4 Joe Davies, 3 Lloyd Fairbrother, 2 Elliot Dee, 1 Aki Seiuli
A disposizione: 16 James Benjamin, 17 Rob Evans, 18 Chris Coleman, 19 Huw Taylor, 20 Ben Fry, 21 Gonzalo Bertranou, 22 JJ Hanrahan, 23 Aneurin Owen
Marcatori Dragons
Mete: Williams (8), Richards (24, 65), Hughes (47), O’Brien (57)
Trasformazioni: S. Davies (8, 24, 47, 57, 65)
Calci di punizione: S. Davies (15, 20, 31, 38)
Zebre Parma: 15 Richard Kriel, 14 Latu Latunipulu, 13 Tommaso Boni, 12 Damiano Mazza, 11 Jacopo Trulla, 10 Tiff Eden, 9 Chris Cook, 8 Taina Fox-Matamua, 7 Iacopo Bianchi, 6 Davide Ruggeri, 5 Leonard Krumov, 4 Andrea Zambonin, 3 Matteo Nocera, 2 Jacques Du Toit (Capitano), 1 Juan Pitinari
A disposizione: 16 Marco Manfredi, 17 Alessio Sanavia, 18 Muhamed Hasa, 19 Jan Uys, 20 Giacomo Ferrari, 21 Ratko Jelic, 22 Geronimo Prisciantelli, 23 Lorenzo Pani
Marcatori Zebre
Mete: Zambonin (32)
Trasformazioni: Eden (32)
Calci di punizione:
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