Il giocatore di Montpellier: “La Georgia? Abbiamo lasciato una brutta immagine, ma adesso guardiamo avanti”
Continua l’avvicinamento ad Italia-Samoa, con il gruppo azzurro che sta lavorando a Verona in preparazione al match di sabato 5 novembre contro gli isolani (diretta alle 14 su Sky Sport e Tv8). In conferenza stampa è intervenuto Paolo Garbisi, apertura della Nazionale e del Montpellier, con il quale però ha sempre giocato primo centro ultimamente.
Proprio il suo impiego è stato il primo tema affrontato, visto che ormai in Francia è schierato sempre col numero 12: “Sono stati sicuramente mesi interessanti, avevo giocato già primo centro in passato ma meno frequentemente, e spesso per spezzoni di partita. In questa stagione ho fatto 8 partite di fila da centro, non gioco apertura dalla scorsa finale di Top 14”.
“È una sfida per me molto stimolante, anche dal punto di vista dell’impatto fisico, ma mi sento un numero 10 e sento di poter performare al meglio in quella posizione. Sto cercando di ritrovare velocemente gli automatismi, e in generale sono contento di essere considerato un’apertura” prosegue il mediano azzurro.
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In vista di un possibile impiego di Tommaso Allan come estremo – come detto ieri dal tecnico della difesa Marius Goosen – si apre la possibilità di giocare quindi con una doppia apertura. Non con uno schema 10-12, come visto spesso negli ultimi anni sia con Franco Smith (Allan e poi Garbisi insieme a Canna) sia con Crowley (Garbisi-Marin, e poi Allan-Garbisi), ma un 10-15 che rappresenta un’opzione diversa, come spiegato dallo stesso Paolo.
“Giocare 10-15 cambia soprattutto dal punto di vista offensivo, perché apre molte più opzioni, soprattutto per quanto riguarda il gioco al piede che a questo livello è fondamentale. Se dovessimo giocare insieme come apertura ed estremo sarà molto interessante da vedere, dovremo essere bravi a gestirci e a non creare confusione alla squadra, ma penso che in attacco saremmo un’arma in più”.
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In caso di presenza in contemporanea da parte dei due, Garbisi ha parlato anche della scelta che dovrà essere fatta su chi avrà la responsabilità dei piazzati, visto che è da un po’ che non piazza poiché in Francia la responsabilità è di Carbonel: “Da inizio stagione non sto piazzando quasi mai, nel caso dovessimo giocare insieme sicuramente parleremo con Tommaso e decideremo il da farsi. Siamo due buoni calciatori e non credo ci saranno problemi”.
Chiaramente, non va dimenticato che questa è la prima uscita dell’Italia dopo la rovinosa sconfitta di Batumi contro la Georgia. Garbisi ne è consapevole, ma guarda avanti e si concentra solo sul futuro: “Siamo consapevoli della brutta immagine che abbiamo lasciato, in una partita che era fondamentale sia per noi che per la Georgia. Chiaramente abbiamo analizzato le cose che non hanno funzionato in questa estate, non solo contro i Lelos, ma il nostro focus adesso è solo sulle tre partite di questo autunno, a partire dalle Samoa”.
Francesco Palma
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