Il CT azzurro parla delle selezione di Allan a estremo, di Minozzi e Mori, di quello che si aspetta in una sfida complicata contro i pacifici
Manca sempre meno al debutto dell’Italia nelle Autumn Nations Series: gli azzurri, la cui formazione è stata annunciata in mattinata, sabato alle 14.00 al Plebiscito di Padova sfideranno Samoa, andando a caccia di una vittoria che sarebbe molto importante per infinite ragioni. C’è da avviare al meglio la nuova stagione e da cancellare l’ultima uscita con la sconfitta subita dalla Georgia a Batumi.
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Il commissario tecnico Kieran Crowley ha risposto in conferenza stampa alle domande relative alle sue scelte per comporre i 23 indicati in lista gara. Si è parlato prima di tutto della questione estremo, con Tommaso Allan che indosserà la maglia numero 15: “In questo momento è la miglior soluzione possibile dato che ha già ricoperto questo ruolo agli Harlequins” ha detto Crowley “Dobbiamo fare i conti con gli infortuni di Ange Capuozzo ed Edoardo Padovani. Per entrambi una decisione verrà presa la prossima settimana riguardo un loro utilizzo, stiamo monitorando la situazione”.
Parlando poi delle scelte dei centri, con Morisi che torna in azzurro e Brex confermato in mezzo al campo, il CT ha detto: “Entrambi sono molto solidi a livello fisico, contro una squadra come Samoa avremo bisogno di giocatori che abbiano questo tipo di caratteristiche. Brex in difesa è sempre affidabile, Morisi l’ho visto molto più consistente rispetto al passato. L’esperienza in Inghilterra gli sta facendo bene, si è messo alle spalle gli infortuni e si è unito al gruppo con grande entusiasmo”.
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Si è poi parlato della mancata convocazione di Federico Mori, giocatore che con Bordeaux ha segnato un’altra meta nella sua stagione lo scorso weekend: “La porta per lui non è assolutamente chiusa – ha detto Crowley – Sta giocando con buona continuità ma al momento ritengo che i giocatori selezionati ci possano dare di più. Ioane lo conosciamo, Bruno sta disputando un’ottima stagione con le Zebre. Attenzione poi anche a Minozzi adesso che è rientrato in Italia al Benetton. L’ho visto durante due amichevoli con i Wasps quest’estate e ritengo abbia raggiunto un ottimo livello, anche lui può essere preso in considerazione al pari di Mori. Vedremo la prossima settimana se fare modifiche al gruppo”.
Intanto c’è da affrontare Samoa, una squadra molto temibile. Crowley ha detto riguardo al tipo di partita che si aspetta: “Una gara molto difficile perché nessuno dei loro giocatori milita in club samoani ma sono praticamente tutti sparsi tra Top14, Premiership e Super Rugby. Tutto lo staff arriva proprio dal Super Rugby dunque sono molto ben allenati, ci aspettiamo una gara durissima dal punto di vista fisico nella quale le chiavi saranno due: applicare bene le nostre strutture difensive e contestare al meglio durante i breakdown”. Questo anche perché: “A differenza di quanto accadeva magari una decina d’anni fa è difficile individuare uno specifico punto debole in una squadra come Samoa. Sono tra le formazioni più forti al mondo, dovremo cercare di essere coerenti con il nostro piano di gioco e fare al meglio possibile ciò che è nelle nostre possibilità”.
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Infine il CT ha chiuso definitivamente il capitolo Georgia: “Cerchiamo di non guardare più a quella partita, è stata una brutta giornata ma non ne vogliamo parlare più. Noi come gruppo stiamo lavorando per andare avanti, mi sono assunto la responsabilità della sconfitta. L’abbiamo preparata nello stesso modo in cui abbiamo fatto prima del Galles e prima di questo match con Samoa, dobbiamo continuare a costruire il nostro percorso partita dopo partita”.
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