Le parole del capitano alla vigilia della sfida contro la nazionale isolana
Alla vigilia di Italia-Samoa, primo Test Match delle Autumn Nations Series 2022, il capitano degli azzurri Michele Lamaro è intervenuto in conferenza stampa rispondendo alle domande dei giornalisti.
Un Lamaro analitico, ma anche desideroso di far capire che l’Italia è pronta alla battaglia domani, alle 14, in quel dello Stadio Plebisicito di Padova: “Giocare contro di loro e in particolare contro le loro terze linee non sarà facile, hanno caratteristiche importanti e sono tutti elementi di alto livello abituati a questi palcoscenici”.
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Sulla sconfitta di Batumi, contro la Georgia, e sul suo ruolo tecnico in campo: “Non amo parlare del passato, anche perchè con ci consente di focalizzarci sul presente. E’ chiaro che abbiamo analizzato quanto successo pensando alle aree del gioco dove abbiamo fatto male, ma ora è tempo di voltare pagina e di concentrarci su questo mese di gare cercando di essere performanti e connessi come squadra.
La mia posizione in campo? Sono un flanker, un numero 7. Un paio di anni fa ho giocato da 8 al Sei Nazioni, ma l’ascesa di Lorenzo nel ruolo consentirà a lui di prendersi quello slot”.
L’identità di questa Italrugby: “Per arrivare a mostrare delle cose che sul campo ci permettano di essere al massimo pensiamo che la cosa più importante sia quella di allenarsi al meglio dando ognuno il suo contributo, ma anche sentendosi protagonista. La preparazione alla partita, sia individuale sia collettiva, dev’essere un punto di forza per affrontare poi gli ottanta minuti.
Gli elementi portanti della squadra? Sicuramente la conquista dev’essere un punto fondamentale, così come la solidità difensiva, cosa che però non può bastare. A novembre vogliamo cercare di invertire la rotta, per certi versi, magari essendo noi i primi ad attaccare all’inizio della partita”.
Sulla partita contro Samoa e sullo sviluppo del gioco degli avanti: “Le Samoa hanno degli avanti molto forti, ma noi abbiamo un vantaggio: l’affiatamento e la collettività del nostro pacchetto di avanzato. Non ci saranno cose facili, ma quello è sicuramente un punto dove spingere”.
Sul rientro di Campagnaro e Morisi: “Sono due elementi fondamentali. Chi ha più esperienza ci dà un’apporto diverso, magari ha meno energia dei giovani ma sa infondere quella calma che potrà sempre tornarci utile, anche domani ad esempio. Sarà importante non andare in confusione e cercare di gestire il ritmo in maniera costante”.
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