Brutto fallo al torneo di ripescaggio per la Rugby World Cup da parte dello statunitense Siaosi Mahoni
Un brutto fallo, seguito da una punizione non esemplare. Questo quanto accaduto in un episodio della partita USA-Kenya del Torneo di Ripescaggio per la Rugby World Cup, peraltro dominato dalla squadra nordamericana e vinto con il largo punteggio di 68-14.
Il seconda linea statunitense Siaosi Mahoni è intervenuto di spalla, direttamente sulla testa di uno degli avversari nel tentativo di effettuare una controruck su un pallone ormai evidentemente in possesso della squadra keniana. Un gesto chiaramente pericoloso e, secondo il framework per le decisioni nei casi di contatto con l’area della testa, meritevole di un cartellino rosso.
In maniera piuttosto inequivocabile, infatti, si tratta di contatto diretto con la testa, se non intenzionale quantomeno negligente, con forza e ad alto livello di rischio, senza alcuna possibile mitigazione.
Invece l’arbitro dell’incontro Tual Trainini ha estratto solo il cartellino giallo dopo aver rivisto il contatto sul video, ricredendosi da una sua opinione iniziale in cui avrebbe addirittura sanzionato Mahoni con un solo calcio di punizione.
L’episodio è stato al centro delle polemiche non solo sui social, ma anche attraverso le proteste pubbliche di Steve Thompson, ex giocatore dell’Inghilterra campione del mondo che ha ricevuto la diagnosi di demenza precoce legata ai ripetuti colpi alla testa ricevuti in carriera, e dell’associazione Progressive Rugby, che chiede un rugby più sicuro e più sano per i giocatori.
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