A Firenze è ancora storia: l’Italia vince 28-27 con l’Australia

Azzurri graziati da una trasformazione sbagliata dall’esordiente Donaldson a tempo scaduto

Capuozzo esulta per la meta. L’Italia ha battuto l’Australia 28-27 – ph. Sebastiano Pessina

FIRENZE – All’Artemio Franchi di Firenze l’Italia del rugby fa di nuovo la storia. Dopo aver battuto il Sudafrica per la prima volta nel 2016, ecco la prima vittoria di sempre contro l’Australia per 28-27.

L’Italia inizia la partita nel migliore dei modi grazie ad un errore sulla ricezione del calcio d’inizio dei Wallabies. L’azione offensiva si trasforma in 3 punti con un calcio piazzato per offside dopo appena 35″.

L’Australia replica al 4′ con un piazzato davanti ai pali dopo che gli Azzurri hanno resistito ad un drive offensivo a 5 metri.

Che la squadra di casa sia partita con il piede giusto lo si capisce intorno al 10′, quando un in-avanti australiano sulla metà campo innesca una transizione azzurra che porta, con qualche bella penetrazione di Lorenzo Cannone e Gianmarco Lucchesi, l’Italia nella zona rossa avversaria. Il calcio di punizione che ne consegue, per un fuorigioco della linea difensiva, però non frutta punti: Allan lo mette a lato.

Al 15′ la svolta del primo tempo: Gordon placca in ritardo Allan su un calcio a seguire e si prende un giallo. L’Italia va in rimessa a 5 metri, sceglie il drive e sul seguente gioco al largo Pierre Bruno viene anticipato da Tom Wright sul calcetto di Ange Capuozzo che esplora la superiorità nello spazio.

Gli Azzurri hanno un immediato secondo tentativo con la maul, che si spegne a un metro dalla linea, ma sul pallone seguente Morisi è bravo a calibrare bene il passaggio sull’out di destra per liberare ancora Bruno per la prima meta del match. Allan trasforma dall’angolo: 10-3

Il Franchi va in delirio 5 minuti più tardi quando Lucchesi recupera un pallone a metà campo, Lamaro penetra, Varney dà ritmo all’azione offensiva a destra e la linea dei trequarti gioca alla perfezione la superiorità numerica. Capuozzo finta l’ultimo passaggio, manda al bar Nawaqanitawase e segna, Allan trasforma ancora da posizione difficile.

Gli ultimi 10 minuti del primo tempo, però, sono a marchio Wallabies: l’Australia, tornata in 15 uomini, reagisce allo svantaggio da grande squadra. Al 29′ rifiuta 3 punti da un calcio centrale per andare nell’angolo, l’Italia difende bene sul drive e sul multifase successivo, ma infine Noah Lolesio inventa un grande passaggio per liberare Tom Wright sulla sinistra. L’ala è fenomenale nella finalizzazione in acrobazia e firma la meta del 17-8 con cui si chiude la prima frazione di gioco.

La seconda frazione di gioco inizia con l’Italia colpita a freddo da un multifase offensivo dell’Australia, che schiaccia con Fraser McReight. I Wallabies attaccano con più profitto rispetto a inizio partita e trova possessi veloci che fanno male alla difesa italiana.

L’Italia commette qualche errore di troppo in fase offensiva: Allan mette fuori due calci tra il 50′ e il 61′, Brex spara in avanti un passaggio su una situazione di 4 contro 2 a metà campo in transizione, dopo un break di Lucchesi da 50 metri.

Al 64′ l’arbitro non vede un clamoroso passaggio in avanti in area di meta dell’Australia, ma dalla seguente touche l’Italia mette su una musica fenomenale: un multifase efficace con gli avanti che stringono la difesa e la linea arretrata che finalizza alla perfezione sulla zona destra del campo, ancora una volta con Capuozzo.

Sembra l’opportunità di mettere in ghiaccio la partita, ma tre minuti dopo l’Australia replica su un pallone perso in rimessa laterale da Lorenzo Cannone. A segnare è il pilone Robertson, che poco prima aveva misteriosamente evitato un giallo per placcaggio senza palla ad Allan, inerme e di spalle.

Al 71′ Padovani sbaglia un piazzato non difficile, colpendo male, ma tre minuti dopo si fa perdonare mettendo fra i pali il calcio del +6 Italia.

L’ultimo pallone è quello decisivo. L’Australia recupera un pallone sulla linea dei 10 metri italiana, risale efficacemente il campo e, nonostante la difesa con le unghie e con i denti degli Azzurri, riesce a segnare con Cadeyrn Neville. La posizione della trasformazione non è difficile, ma l’esordiente Ben Donaldson spedisce fuori la trasformazione che sarebbe valsa la vittoria per i Wallabies.

Guarda gli highlights della storica vittoria dell’Italia contro l’Australia

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Pierre Bruno, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Monty Ioane, 10 Tommaso Allan, 9 Stephen Varney; 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti.
A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Ivan Nemer, 18 Pietro Ceccarelli, 19 David Sisi, 20 Toa Halafihi, 21 Alessandro Garbisi, 22 Edoardo Padovani, 23 Tommaso Menoncello.

Marcatori Italia
Mete: Bruno (20), Capuozzo (25, 65)
Trasformazioni: Allan (20, 25)
Calci di punizione: Allan (1, 52), Padovani (74)

Australia: 15 Jock Campbell, 14 Mark Nawaqanitawase, 13 Len Ikitau, 12 Hunter Paisami, 11 Tom Wright, 10 Noah Lolesio, 9 Jake Gordon, 8 Pete Samu, 7 Fraser McReight, 6 Ned Hanigan, 5 Will Skelton, 4 Darcy Swain, 3 Allan Alaalatoa (c), 2 Folau Fainga’a, 1 Matt Gibbon.
A disposizione: 16 Lachlan Lonergan, 17 Tom Robertson, 18 Taniela Tupou, 19 Cadeyrn Neville , 20 Langi Gleeson, 21 Tate McDermott, 22 Ben Donaldson, 23 Jordan Petaia.

Marcatori Australia
Mete: Wright (31), Robertson (67)
Trasformazioni: Lolesio (67)
Calci di punizione: Lolesio (5)

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