Azzurri chiamati a dare continuità alla prova di Padova. E chissà, magari a tentare un’altra impresa dopo Cardiff
Italia-Australia, seconda partita delle Autumn Nations Series azzurre. Due squadre che hanno voglia di confermarsi e di dimostrare di aver fatto quel salto in avanti che serve ad un anno dal Mondiale. Nella sfida del Franchi, prevista alle ore 14 (diretta su Tv8, Sky Sport Uno e Sky Sport Arena) l’aspetto mentale sarà preponderante, da entrambe le parti. Né gli azzurri né i Wallabies sono notoriamente brillanti da questo punto di vista, e anzi, spesso hanno dei black-out che cambiano il corso del match e portano a sconfitte a volte anche clamorose. Su Batumi sono stati spesi fiumi d’inchiostro, ma i 48 punti presi in Argentina dai ragazzi di Dave Rennie questa estate non sono da meno.
L’Australia ha fatto vedere ottime cose in queste prime due partite, vincendo in Scozia e perdendo di un punto in Francia dopo un match di altissimo livello concluso con una gestione finale non all’altezza. Insomma, sulla carta sono giustamente favoriti, e sempre questa estate dopo il disastro di Mendoza si sono ripresi battendo il Sudafrica e sfiorando il successo contro gli All Blacks, in una partita che verrà ricordata principalmente per la perdita di tempo fischiata da Raynal a Bernard Foley. L’Italia però ha dimostrato di poter essere in grado di portare a casa scalpi importanti (Cardiff) e di sfoderare prestazioni convincenti (Padova) quando gioca al 100% delle proprie potenzialità.
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Sempre parlando di aspetto mentale, non si può purtroppo non far notare che l’Italia fa moltissima fatica a mettere insieme due prestazioni dello stesso livello. Quella di Firenze sarà la prova del nove per capire se davvero questa squadra può fare un salto di qualità dal punto di vista della maturità. A Lamaro e compagni si chiede una partita all’altezza di Padova e di Cardiff, a prescindere dal risultato degli 80 minuti del Franchi. Poi se dovesse arrivare anche il risultato, tanto meglio.
Anche perché gli australiani sono forti, sì, ma qualche difetto ce l’hanno. Innanzitutto, sono stati maltrattati dai francesi nel breakdown, subendo 6 calci di punizione contro nel fondamentale e concedendo 9 turnover totali. E poi non brillano per disciplina: 11 penalty concessi in realtà non sarebbero nemmeno tantissimi, ma 7 di questi hanno permesso a Thomas Ramos di andare per i pali, centrandoli 6 volte e mettendo a segno 18 punti.
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Da questo punto di vista potrebbe pesare l’assenza dall’inizio di Edoardo Padovani, che partirà dalla panchina e che dalla lunga distanza ha saputo più volte portare a casa punti importanti, ma in ogni caso a Tommaso Allan si chiederà una prestazione dalla piazzola di alto livello, se si vuole provare a battere i Wallabies.
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Inoltre, non tutti i giocatori che saranno schierati da Dave Rennie sono così costanti da garantire sicurezza e solidità. In particolare, gli azzurri potrebbero provare a mettere pressione la mediana australiana, formata da Gordon e Lolesio. Il primo è stato spesso criticato nelle sue apparizioni in maglia australiana, e sia i tifosi che il c.t. Rennie gli hanno spesso preferito il più talentuoso McDermott, oltre al solito Nic White. Lolesio è in bilico tra il diventare un grande giocatore o restare un’eterna promessa non mantenuta: è forte, ma più di qualche partita la sbaglia, e dovranno essere bravi gli azzurri a metterlo in difficoltà.
Certo, si potrebbe benissimo obiettare che questi difetti – per quanto importanti – non cancellino la superiorità globale dell’Australia nei confronti degli azzurri, ed è effettivamente così. Anche perché dal punto di vista delle individualità la squadra di Rennie ha talento da vendere, anche senza qualche titolare, e in mischia hanno dimostrato di essere molto solidi e potrebbero mettere in difficoltà soprattutto la nostra prima linea di riserva, che non ha brillato nel finale di partita contro Samoa. L’Italia deve puntare a far passare un lungo pomeriggio ai Wallabies, che sicuramente possono portare a casa la partita, ma sta ai nostri rendergli difficile il compito, provando a centrare un’altra storica impresa che renderebbe il 2022 azzurro magico e cancellerebbe definitivamente i fantasmi di Batumi.
Francesco Palma
Le formazioni di Italia-Australia
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Pierre Bruno, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Monty Ioane, 10 Tommaso Allan, 9 Stephen Varney; 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolo Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti.
A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Ivan Nemer, 18 Pietro Ceccarelli, 19 David Sisi, 20 Toa Halafihi, 21 Alessandro Garbisi, 22 Edoardo Padovani, 23 Tommaso Menoncello.
Australia: 15 Jock Campbell, 14 Mark Nawaqanitawase, 13 Len Ikitau, 12 Hunter Paisami, 11 Tom Wright, 10 Noah Lolesio, 9 Jake Gordon, 8 Pete Samu, 7 Fraser McReight, 6 Ned Hanigan, 5 Will Skelton, 4 Nick Frost, 3 Allan Alaalatoa (c), 2 Folau Fainga’a, 1 Matt Gibbon.
A disposizione: 16 Lachlan Lonergan, 17 Tom Robertson, 18 Taniela Tupou, 19 Darcy Swain, 20 Langi Gleeson, 21 Tate McDermott, 22 Ben Donaldson, 23 Jordan Petaia.
Arbitro: Brendon Pickerill (Nuova Zelanda)
Assistenti: Andrew Brace (Irlanda) & Adam Leal (Irlanda)
TMO: Marius Jonker (Sudafrica)
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