La squadra di Eddie Jones si rialza dopo la sconfitta con l’Argentina, demolendo per 52-13 un Giappone impreciso e falloso
L’Inghilterra risponde sul campo alle tante critiche piovute in settimana dopo al brutta sconfitta con l’Argentina. La squadra di Eddie Jones asfalta il Giappone – avversario non facile e che veniva da una bella prestazione con gli All Blacks vincendo nettamente per 52-13.
La cronaca
Pronti, via e Twickenham intona Swing Low, Sweet Chariot, nonostante le polemiche degli ultimi anni. Dopo 3′, touche inglese sui 5 metri giapponesi, palla a Marcus Smith il cui calcio viene stoppato da Riley. Il centro del Giappone, tuttavia, viene reputato in fuorigioco e allora Farrell porta avanti i suoi con un piazzato dei più semplici.
Passa qualche minuto e i Brave Blossoms bussano dentro i 22 inglesi, ma i padroni di casa sono bravi a riconquistare il possesso e allontanare il pericolo. L’Inghilterra continua a premere sull’acceleratore e da touche la combinazione Farrell-Smith mette nello spazio Steward che accelera e va in meta. Farrel converte per il 10-0.
Subito dopo, altra occasione per i padroni di casa, che però sfuma a 5 metri dalla meta per un in avanti di Curry su raccolta di un passaggio finito a terra.
Il Giappone non riesce a scrollarsi la pressione inglese di dosso, complici una mischia traballante e diversi errori alla mano. Al 23′ favolosa meta inglese. Steward semina il panico a centrocampo, scarica su un accorrente van Poortvliet che fissa due difensori e passa a Cokanasiga. L’ala di origine figiana viene placcata all’ultimo da Yamasawa, però riesce ad alzare il pallone per Marcus Smith che ipnotizza i giapponesi con un passo dell’oca e segna alla bandierina. Farrell converte da posizione impossibile per il 17-0 inglese.
Alla mezzora, Riley e Tatafu mettono i Brave Blossoms sul piede avanzante. Il Giappone tenta il tutto per tutto e arriva ad un metro dalla linea di meta. Fuorigioco inglese davanti ai pali e il capitano Sakate decide per i pali, per togliere lo zero dal tabellino. Yamasawa centra i pali, 17-3. I Brave Blossoms prendono coraggio, manipolano la difesa inglese con passaggi veloci nello stretto e calci al largo finché Leitch prende un buco e guadagna 50 metri, si guarda intorno e scarica sull’onnipresente Riley che viene fermato da May sui 5 metri inglesi. L’ala inglese però compie un’infrazione in ruck che viene punita con un giallo dall’arbitro. Sakate decide di nuovo per i pali e Yamasawa converte per il 17-6.
L’Inghilterra reagisce furiosamente, alza l’intensità dell’attacco e manda fuori giri il Giappone. A tempo quasi scaduto Farrell pesca un pallone sui 5 metri giapponesi, Van Poortvliet allarga con un magnifico passaggio lungo per Simmonds, il quale batte due difensori e passa a Porter che deve solo schiacciare in meta. Farrel converte ancora e primo tempo che si chiude sul 24-6. Padroni di casa dominanti per lunghi tratti in ogni aspetto del gioco. Giappone più impreciso del solito e che si limita a delle fiammate improvvise, con un Riley sugli scudi.
In apertura di secondo tempo, il Giappone cerca di partire forte ma ancora una volta dei passaggi mal calibrati tagliano le gambe al suo attacco. Gli ospiti riescono comunque a guadagnare un calcio di punizione, ma il neo entrato Seung-Sin sbaglia dalla lunga distanza. L’Inghilterra attende pazientemente il suo momento, che arriva al 47′ con una touche sui 5 giapponesi. Palla al largo e un paio di fasi dopo Genge sfonda la difesa di prepotenza e schiaccia in meta. Farrell converte e 32-6.
Ormai gli inglesi fanno quello che vogliono: controruck a metà campo, Hill e Ribbans fanno i giocolieri con due passaggi da basket, Farrell mette un grabber perfettamente calibrato e Porter schiaccia in meta. Farrell non imbratta la sua percentuale al piede e allora i padroni di casa si portano sul 38-6.
Il Giappone rialza la testa, vince per la prima volta una punizione in mischia e preme in attacco. La difesa inglese riesce a strappare un pallone ma Dearns è il primo a prenderlo, si invola verso la meta e quando viene placcato passa la palla all’accorrente Saito, che schiaccia sotto i pali. Seung-Sin converte e gli ospiti vanno in doppia cifra: 38-13.
La girandola di cambi sembra per qualche minuto favorire il Giappone, che insiste ad attaccare e arriva ad un passo dalla linea di meta, per poi venire ricacciato indietro. Riley a quel punto tenta un grabber ma Farrell è il primo a schiacciare, sventando il pericolo.
L’Inghilterra intorno al 67′ riprende il bandolo della matassa, conquista due punizioni in sequenza guadagnando una touche ai 5. I Brave Blossoms fanno crollare la maul e l’arbitro decide per meta tecnica e cartellino giallo a Fifita. 45-13. Il Giappone prova ancora una volta a contrattaccare, ma gli inglesi difendono furiosamente e li portano in touche.
All’Inghilterra ormai riesce quasi tutto: al 74′ un calcio svirgolato da Marcus Smith viene trasformato in oro da Steward con un calcetto in avanti. Si aprono le praterie nella metà campo giapponese, Slade esegue un altro chip kick a seguire e Smith segna sotto i pali. Farrell converte e 52-13 sarà anche il punteggio finale.
Eddie Jones aveva bisogno di risposte e l’Inghilterra ne ha date. Freddie Steward viene premiato col Player of the Match, una sicurezza al piede e pericolo costante in mezzo al campo, ma ad impressionare molto è stato anche van Poortvliet. Il Giappone invece non riesce a replicare la prestazione di Tokyo, schiacciato completamente dalla pressione inglese e insolitamente poco preciso nella manualità.
Il tabellino di Inghilterra-Giappone
Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Jack Nowell, 13 Guy Porter, 12 Owen Farrell, 11 Jonny May, 10 Marcus Smith, 9 Jack van Poortvliet, 8 Sam Simmonds, 7 Tom Curry, 6 Maro Itoje, 5 Jonny Hill, 4 David Ribbans, 3 Kyle Sinckler, 2 Luke Cowan-Dickie, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Mako Vunipola, 18 Joe Heyes, 19 Alex Coles, 20 Billy Vunipola, 21 Ben Youngs, 22 Henry Slade, 23 Manu Tuilagi
Marcatori Inghilterra
Mete: Steward (12) Smith (24, 74) Porter (40, 50) Genge (48)
Mete tecniche: (70)
Trasformazioni: Farrell (12, 24, 40, 48, 50, 74)
Calci di punizione: Farrell (3)
Cartellini gialli: May (34)
Giappone: 15 Ryohei Yamanaka 14 Kotaro Matsushima 13 Dylan Riley 12 Ryoto Nakamura 11 Gerhard van den Heever 10 Takuya Yamasawa 9 Yutaka Nagare 8 Tevita Tatafu 7 Kazuki Himeno 6 Michael Leitch 5 Jack Cornelsen 4 Warner Dearns 3 Jiwon Gu 2 Atsushi Sakate (c) 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Kosuke Horikoshi 17 Craig Millar 18 Yusuke Kizu 19 Wimpie Van der Walt 20 Pieter Labuschagne 21 Naoto Saito 22 Seungsin Lee 23 Siosaia Fifita
Marcatori Giappone
Mete: Saito (59)
Trasformazioni: Seung-Sin (60)
Calci di punizione: Yamasawa (32, 35)
Cartellini gialli: Fifita (70)
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