Italia, Marzio Innocenti: “Sconfitta in Georgia passaggio fondamentale. Restiamo degli outsider, come Rocky Balboa”

Gli azzurri hanno centrato l’obiettivo indicato dei due successi. Il presidente federale racconta le sue sensazioni dopo 160 minuti da grande squadra

Italia, Marzio Innocenti: "Sconfitta in Georgia passaggio fondamentale. Restiamo degli outsider, come Rocky Balboa". PH Sebastiano Pessina

Italia, Marzio Innocenti: “Sconfitta in Georgia passaggio fondamentale. Restiamo degli outsider, come Rocky Balboa”. PH Sebastiano Pessina

Obiettivo centrato in casa Italia, almeno stando a quello che chiedeva il presidente FIR Marzio Innocenti che nelle scorse settimane aveva chiesto agli azzurri due vittorie nei tre test delle Autumn Nations Series. Dopo Samoa anche l’Australia è stata piegata da Lamaro e compagni, un risultato che accende la passione intorno a una Nazionale reduce da cinque successi nelle ultime sei partite con il solo stop di Batumi in luglio.

Leggi anche: Le pagelle di Italia-Australia con lo storico successo azzurro

Proprio Marzio Innocenti è stato intervistato sul “Gazzettino” in edicola oggi, e ha detto come la sua fiducia dopo la “richiesta” di due vittorie nasceva dalla valutazione delle rivali: Samoa ha sì ottime individualità ma è poco abituata a giocare insieme e all’inizio dei tour presenta sempre difficoltà, mentre l’Australia ha pagato la poca consistenza dimostrata nelle ultime stagioni oltre al fatto di aver schierato una formazione ricca di seconde scelte (in mezzo comunque a un lungo tour di cinque partite).

Secondo Marzio Innocenti sarà quasi impossibile aspettarsi che il Sudafrica sabato a Genova faccia la stessa scelta: il presidente FIR sottolinea come, nonostante gli stop con Irlanda e Francia da sommare agli infortuni, gli Springboks schiereranno la loro formazione migliore a Marassi. Per l’Italia quindi la cosa più importante sarà quella di riuscire a resistere a livello fisico, contro una squadra che soffre contro chi muove bene l’ovale.

Guarda anche: Gli highlights della storica vittoria dell’Italia contro l’Australia

Parlando dell’obiettivo di due vittorie centrato, Innocenti ha sottolineato l’importanza dell’aver visto un’Italia consistente per due partite di fila, ottimista che in futuro partite come quella contro l’Australia saranno chiuse ben prima dell’80’ senza dipendere da un errore al piede degli avversari.

Interessante la considerazione fatta su come si possa passare dal match perso (e nella maniera in cui è stato perso) con la Georgia al vincere sull’Australia: “La sconfitta di Batumi. I ragazzi hanno toccato con mano che senza applicazione maniacale e giusta attitudine nessuno ti regala niente e perdi anche dalla Georgia. Quella sconfitta farà male ancora per molto, ma è stata un passaggio fondamentale di crescita”. Tornando all’oggi, secondo Innocenti adesso il pericolo è: “Passare dalla fustigazione continua (l’Italia non merita il Sei Nazioni, Varney non vale nulla, eccetera) alla glorificazione eccessiva. Ci faremmo del male da soli. Noi in questo rugby non siamo il Gladiatore, come ci raccontavamo un tempo, ma Rocky Balboa nel primo film. Degli outsider. Come tali dobbiamo comportarci”.

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In chiusura il presidente FIR ha voluto dedicare la vittoria di sabato a tutti i membri delle nazionali azzurre che nel passato hanno solo sfiorato il successo contro l’Australia, sottolineando come l’errore al piede di Donaldson abbia reso loro giustizia.

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