Autumn Nations Series: la Scozia batte l’Argentina in una partita pazza

Partita incredibile a Murrayfield, condizionata dai numerosi cartellini. La Scozia dilaga nell’ultimo quarto

Autumn Nations Series: la Scozia batte l'Argentina in una partita pazza. PH Sebastiano Pessina

Autumn Nations Series: la Scozia batte l’Argentina in una partita pazza. PH Sebastiano Pessina

Partita fuori da tutti gli schemi ad Edimburgo, pesantemente condizionata dai sei cartellini estratti dall’arbitro. Primo tempo equilibrato che si chiude sul 19-15, con la Scozia brava ad assestare un uno-due dopo il cartellino rosso sventolato a Kremer dopo 24 minuti. Il secondo tempo è contrassegnato da venti minuti di pazzia. Al 50′, l’Argentina si ritrova a giocare in 13 per via di due cartellini gialli, ma non solo respinge gli assalti scozzesi bensì riesce ad andare anche in meta. Al 62′ una rissa generale costringe Dickson ad estrarre altri due cartellini. La Scozia riesce infine a sfondare dopo il 68′, segnando tre mete in 10 minuti. I Pumas sono estremamente provati dalla lunga, nonché multipla, inferiorità numerica, ma riescono a trovare una meta di puro orgoglio all’87’. A Murrayfield il risultato finale è 52-29.

La cronaca

I Pumas partono forti, conquistando una punizione direttamente dal calcio d’inizio. Boffelli dalla piazzola porta in avanti i suoi 3-0. L’Argentina vince anche la successiva battaglia al piede e la prima mischia della partita, ma Schoeman, colpevole di hinging, si fa subito perdonare imbrigliando il portatore di palla in una maul. Al 7′ prima azione alla mano della partita, con la Scozia che riesce ad avanzare in campo argentino prima di conquistare una punizione. Penaltouche di Russell a 7 metri dalla linea di meta, ma sull’azione successiva l’Argentina difende bene al largo e Hogg commette in avanti tentando un improbabile offload. Poco dopo, la Scozia riparte da dentro la propria metà campo, Russell mette Tuipulotu nello spazio e il centro di origine australiana semina il panico nella difesa Pumas, arrivando a schiacciare in meta. Russell converte per il 7-3.

L’Argentina non ci sta e prende l’iniziativa. Matera mette un calcio perfetto in profondità e van der Merwe è costretto a portare il pallone nella propria area di meta e annullare. Mischia ai 5 sul lato destro del campo, i Pumas aprono al largo e, dopo una paio di fasi confusionarie in cui il pallone cambia di possesso due volte, de la Fuente arriva in meta. Boffelli sporca la sua percentuale dalla piazzola e non converte, 8-7 per i Pumas.

La Scozia si ributta in avanti, ma l’Argentina difende bene e Matera riconquista il possesso dopo 20 fasi. Mischia argentina ancora dominante al 22′, ma nell’attacco successivo Kremer commette una pulizia pericolosa su Ritchie e si prende un rosso diretto. La Scozia preme sull’acceleratore e van der Merwe va in meta controllando un offload di Russell, che poi converte. 14-8 Scozia, che fiuta il sangue e azzanna di nuovo la preda: van der Merwe rompe ancora una volta mille placcaggi, Russell prende un buco e sugli sviluppi Graham è bravo a schiacciare dopo che Matera sembrava essere riuscito ad imbrigliarlo. Russell non converte, ma intanto i padroni di casa si sono portati sopra break con un uomo in più.

L’Argentina ha accusato il colpo, ma è brava a reagire imbastendo degli attacchi multifase. Due falli scozzesi permettono di conquistare delle touche ai 5 metri, da cui provare ad andare in meta. Il primo tentativo va a vuoto, sul secondo gli scozzesi commettono di nuovo fallo e allora i Pumas decidono di andare di raccogli e vai, fino a che Alemanno sfonda. Boffelli converte e riduce il distacco a 4 punti. Il primo tempo si chiude quindi sul 19-15 per la Scozia, brava ad approfittare del momento di disorientamento dei Pumas successivo al rosso di Kremer.

In apertura di secondo tempo, Russell fa nuovamente vedere la specialità della casa: individua il buco, accelera e libera l’accorrente Hogg con un offload. L’estremo scozzese sfrutta la superiorità al largo e manda Graham in meta. Russell non converte, ma la Scozia si porta sul 24-15 ristabilendo le distanze.

L’Argentina prova a reagire: touche a metà campo, furba e Montoya arriva fino ai 5 metri, ma poi commette in avanti. I Pumas non possono più fare affidamento nemmeno sulla mischia, che si prende due punizioni in sequenza e fa risalire il campo ai padroni di casa.

Intorno al 50′ Dickson decide di applicare tolleranza zero con i Pumas. Prima punisce Alemanno con un cartellino giallo per una pulizia in ruck, poi manda fuori per 10 minuti anche Alemanno per aver fatto cadere una maul ai 5 metri. I Pumas si trovano quindi a difendere in 12 una mischia ai 5, ma incredibilmente l’attacco scozzese va in confusione e restituisce palla agli argentini, non per una, ma per due volte. Succede l’impossibile: dopo il secondo turnover, Orlando prende un buco e serve con un sottomano l’accorrente Boffelli, che va in meta sotto i pali. Sotto di tre uomini, l’Argentina si riporta sul 24-22.

Purtroppo per i Pumas, però, difendere in 12 contro 15 è praticamente impossibile. Sull’attacco successivo, nonostante diversi pasticci e un decision-making non proprio perfetto, la Scozia va in meta alla bandierina con Tuipulotu. Russell converte per il 31 a 22. La Scozia potrebbe affondare definitivamente il colpo, ma non sfrutta l’ampiezza del campo e così dopo 10 minuti con tre uomini di vantaggio il distacco è sempre di nove punti.

Al 62′, dopo diverse avvisaglie, si scatena una gigantesca rissa che coinvolge tutti i giocatori in campo. Dickson decide di punire Gallo e Ritchie per tutti e si riprende con una mischia scozzese sotto i pali argentini in 14 vs 13. La difesa argentina regge al largo, causando un tenuto in alto in area di meta, ma i padroni di casa hanno un vantaggio e chiedono di nuovo la mischia. Nuovo vantaggio per spinta anticipata, gli scozzesi scelgono di battere veloce ma i Pumas si sacrificano e provocano un altro tenuto alto. La Scozia tuttavia non allenta mai la pressione, continua ad attaccare e dopo un gran break di Tuipulotu, Russell manda in meta Redpath con un grabber dietro la linea di difesa. L’apertura del Racing92 converte e i padroni di casa si portano sul 38-22.

Al 73′ la Scozia chiude definitivamente la contesa. Maul avanzante, palla al largo, Redpath la passa a Russell che premia l’inserimento di Hogg: meta in mezzo ai pali, 45-22 scozzese. Le cateratte si aprono e anche Graham va in meta alla bandierina, con Russell che converte nuovamente per il 52-22.

A tempo scaduto i Pumas raschiano il fondo del barile per cercare un’ultima meta, gli scozzesi li ributtano indietro ma c’è tempo per un altro cartellino: Tuipulotu ribalta Mallia e si prende un giallo. Siamo ormai all’83’, in 14vs14 l’Argentina opta per la mischia, ma viene rimandata indietro dalla difesa scozzese in campo aperto. I padroni di casa però commettono fallo e l’Argentina può ripartire da un penaltouche a dieci metri dalla linea di meta. I Pumas martellano e all’86’ finalmente sfondano con Ruiz. Boffelli converte e la partita si chiude sul 52-29.

Player of the match è Finn Russell, decisivo in quasi tutte le mete scozzesi.

Il tabellino di Scozia-Argentina

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Darcy Graham, 13 Chris Harris, 12 Sione Tuipulotu, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Jack Dempsey, 7 Jamie Ritchie (c), 6 Matt Fagerson, 5 Grant Gilchrist, 4 Jonny Gray, 3 Zander Fagerson, 2 Fraser Brown, 1 Pierre Schoeman
A disposizione: 16 George Turner, 17 Jamie Bhatti, 18 Murphy Walker, 19 Glen Young, 20 Andy Christie, 21 Ben White, 22 Blair Kinghorn, 23 Cameron Redpath

Marcatori Scozia
Mete: Tuipulotu (11′, 55′), van der Merwe (24′), Graham (28′, 77′), Redpath (68′), Hogg (74′)
Trasformazioni: Russell (12′, 25′, 55′, 69′, 75′, 79′)
Cartellini gialli: Ritchie (63′), Tuipulotu (83′)

Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Bautista Delguy, 13 Matías Orlando, 12 Jeronimo de la Fuente, 11 Emiliano Boffelli, 10 Santiago Carreras, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Pablo Matera, 7 Marcos Kremer, 6 Juan Martín González, 5 Tomás Lavanini, 4 Matías Alemanno, 3 Eduardo Bello, 2 Julian Montoya (c), 1 Thomas Gallo
A disposizione: 16 Ignacio Ruiz, 17 Nahuel Tetaz Chaparro, 18 Santiago Medrano, 19 Lucas Paulos, 20 Facundo Isa, 21 Lautaro Velez-Bazan, 22 Nicolas Sanchez, 23 Matías Moroni

Marcatori Argentina
Mete: de la Fuente (16′), Alemanno (39′), Boffelli (52′), Ruiz (87′)
Trasformazioni: Boffelli (39′, 53′, 88′)
Calci di punizione: Boffelli (2′)
Cartellini gialli: Alemanno (49′), Lavanini (50′), Gallo (63′)
Cartellini rossi: Kremer (23′)

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