Le dichiarazioni del tecnico e del capitano Michele Lamaro in conferenza stampa
Dopo la sconfitta per 63-21 rimediata contro il Sudafrica, il c.t. dell’Italia Kieran Crowley e il capitano Michele Lamaro hanno analizzato il match in conferenza stampa. Innanzitutto c’è stato un aggiornamento da parte del tecnico sulle condizioni di Edoardo Padovani: “Ha una concussion, gli ho parlato, è cosciente e vigile e sarà trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso. Nei prossimi giorni sarà la Federazione a comunicarvi ulteriori aggiornamenti, ma sta bene”.
Parlando di rugby giocato, l’attenzione è stata subito posta sul punto di rottura della partita: la meta di Cheslin Kolbe direttamente da calcio di ripresa del gioco: “È stato un ottimo calcio, molto ben eseguito e che ci ha sorpresi” ha detto Crowley: “Il Sudafrica ha colto il ‘momentum’ della partita e in quell’occasione l’ha girata a proprio favore. Il primo tempo abbiamo fatto bene, nel secondo non siamo riusciti a tenere”.
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“Da partite come questa c’è tanto da imparare, nel secondo tempo siamo stati dominati nelle fasi statiche e nei set pieces. Noi abbiamo fatto grandi cambiamenti nel nostro modo di giocare, e credo che prima di iniziare queste Autumn Nations Series in tanti sarebbero stati felicissimi di sapere che avremmo battuto Samoa e Australia. Questa è una squadra giovane che sta imparando la differenza tra il rugby di club e quello internazionale”.
Si è poi parlato anche del gioco aereo e del lavoro fatto dagli azzurri in questi mesi: “Penso che siamo stati abbastanza competitivi in questa fase durante i test match. Continueremo a lavorarci, in alcune occasioni non siamo riusciti a garantire la giusta copertura al ricevitore, oltre all’errore fatto sulla meta di Kolbe, ma credo che nel complesso ci sia stato un miglioramento”.
Infine, il c.t. è stato interrogato anche sul poco turnover fatto in queste tre partite, che forse ha portato gli azzurri un po’ in debito d’ossigeno nel finale: “Si possono vedere le cose da diversi punti di vista. Dobbiamo imparare a giocare più partite di fila facendo sempre meglio, ma rifarei assolutamente le stesse scelte prese durante questa settimana”.
Del dominio fisico del Sudafrica ha parlato anche Michele Lamaro: “Siamo preparati per giocare tre partite di fila a questo livello, non penso sia stata una questione di resistenza fisica. Semplicemente non siamo riusciti a portare la pressione su di loro, e quando hanno alzato il ritmo non siamo riusciti a contenerli”.
“Non è una partita a fare la differenza – prosegue il capitano azzurro -. Stiamo facendo il nostro percorso con l’obiettivo di potercela giocare per 80 minuti contro squadre come il Sudafrica. Questa partita non ci fa dimenticare quello che abbiamo vissuto nelle due partite precedenti, che a loro volta non ci avevano fatto dimenticare quello che avevamo fatto prima. Partite come queste servono e sono importanti”.
Francesco Palma
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