Dopo un buon primo tempo, gli Azzurri patiscono l’impatto della panchina dei campioni del mondo
Finisce 21-63 il terzo confronto dell’Italia nelle Autumn Nations Series. Il Sudafrica emerge vincitore da Genova meritatamente, dopo un incontro dove gli Azzurri sono stati riportati sulla terra in un secondo tempo in cui i campioni del mondo hanno dimostrato tutto il gap fra le due squadre.
L’Italia gioca un primo tempo gagliardo al Ferraris, provando a sorprendere la difesa sudafricana da ogni zona del campo. Gli Azzurri pagano qualche eccesso di buona volontà, mentre gli Springboks mollano gli ormeggi del loro gioco estremamente prudente e tattico per giocare un rugby propositivo, muovendo l’ovale da una parte all’altra del campo.
Il primo a segnare è Kurt Lee Arendse, che riceve un pallone ben giocato dalla linea arretrata ospite riuscendo ad aggirare la difesa aggressiva dei padroni di casa. L’Italia reagisce subito e accorcia con un piazzato di Allan all’8′, ma Kolbe replica al 10′.
Poco dopo è ancora il talismano azzurro a brillare: sul restart preciso di Allan, gli Azzurri portano fuori Marvin Orie. Bruno batte veloce la rimessa, il pallone viene spostato fuori e l’Italia carica al centro del campo. Sulla fase successiva Lamaro è eccezionale con un difficile tip pass di soli polpastrelli per Ange Capuozzo, che arriva dalla profondità del campo e coglie la difesa impreparata per segnare la sua terza meta in due partite.
L’Italia rimane in vantaggio per buona parte del primo tempo. Segna ancora dal tee con Allan per il +5, ma Kolbe replica ancora per riportare sotto i suoi.
Al 29′ Mbonambi esce da un drive ben difeso dall’Italia e riesce per un soffio ad allungare il braccio e schiacciare oltre la linea. Il sorpasso dei sudafricani caratterizza una fine della prima frazione dove il pack ospite prende il sopravvento: la mischia ordinata fa male agli Azzurri, incapaci di affondare il colpo con un drive a 5 metri dalla linea avversaria.
Il secondo tempo dura, fondamentalmente, otto minuti. L’Italia illude prendendosi tre punti che la mandano a -2, ma sul calcio d’inizio seguente subisce una meta banale, con Morisi e Ioane che non si capiscono sulla ricezione e Cheslin Kolbe che la fa immediatamente pagare con una meta di rapina, segnando la quale, peraltro, si infortuna.
Tre minuti più tardi il Sudafrica imbastisce un multifase impressionante dai propri 22 metri che porta a spasso la difesa azzurra per tutto il campo, fino a liberare Arendse sull’out di sinistra per la meta che chiude la partita.
Da quel momento l’Italia cede fisicamente e mentalmente, mentre la panchina del Sudafrica monta in cattedra. L’unica gioia azzurra è la bella marcatura portata a casa da Lorenzo Cannone. Gli ospiti, invece, segnano da quel momento ben 5 mete, totalizzandone 9 alla fine dell’incontro.
L’Italia si tiene stretta la prestazione del primo tempo, poi quando le cose sono andate a fondo ha dimostrato la differenza che permane fra l’undicesima squadra al mondo e una delle top squadre al mondo. Il Sudafrica, infatti, rispetto ad Australia e Galles è una delle tre/quattro migliori al mondo, ancora una spanna sopra tutte le altre.
Belle prestazioni individuali di Nacho Brex, fondamentale in difesa per tutto l’incontro, e di Lorenzo Cannone, capace ancora di essere un tormento nel punto d’incontro per gli avversari e un giocatore presente a tutto campo.
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Pierre Bruno, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Monty Ioane, 10 Tommaso Allan, 9 Stephen Varney; 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (capitano), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti.
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Ivan Nemer, 18 Simone Ferrari, 19 David Sisi, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Garbisi, 22 Edoardo Padovani, 23 Tommaso Menoncello.
Marcatori Italia
Mete: Capuozzo (11), Cannone L. (66)
Trasformazioni: Allan (11)
Calci di punizione: Allan (8, 21, 44)
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Damian de Allende, 12 Andre Esterhuizen, 11 Kurt-Lee Arendse, 10 Damian Willemse, 9 Francois de Klerk, 8 Jasper Wiese, 7 Franco Mostert, 6 Siya Kolisi (capitano), 5 Marvin Orie, 4 Salmaan Moerat, 3 Frans Malherbe, 2 Mbongi Mbonambi, 1 Retshegofaditswe Nche.
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Steven Kitshoff, 18 Vincent Koch, 19 Eben Etzebeth, 20 Albertus Smith, 21 Evan Roos, 22 Cobus Reinach, 23 Manie Libbok.
Marcatori Sudafrica
Mete: Arendse (2, 48), Mbonambi (29), Kolbe (45), Smith (55), Marx (62), Kitshoff (69), Willemse (73), Reinach (79)
Trasformazioni: Kolbe (29), Libbok (48, 55, 69, 73)
Calci di punizione: Kolbe (10, 26)
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