L’apertura neozelandese dirige l’orchestra BaaBaas in maniera spettacolare. Nella ripresa, spazio anche per Bianchi, Trulla e Manfredi
Appena tre giorni dopo la pirotecnica partita con gli Harlequins, i Barbarians di coach Scott Robertson hanno espugnato il campo del Bath 31 a 30. Nell’ultimo quarto di gara c’è stato spazio anche per tre giocatori delle Zebre: prima apparizione in maglia bianconera per Manfredi, mentre Bianchi e Trulla l’avevano già indossata allo Stoop.
Primo tempo equilibrato al The Rec, con i BaaBaas che vanno in meta con Aumua dopo appena un minuto di gioco. Bath risponde immediatamente con due segnature in rapida sequenza: prima de Glanville schiaccia in meta un pallone calciato in profondità da Gallagher, poi Reid marca oltre la linea dopo aver raccolto un magnifico sottomano di Bailey. Alla mezz’ora gli ospiti pareggiano grazie alla seconda meta di Aumua, il quale raccoglie un pallone vagante e segna sotto i pali dopo 50 metri di corsa indisturbata. In chiusura di primo tempo, i BaaBaas regalano spettacolo con una delle loro mosse speciali: l’intera squadra si raccoglie attorno al punto di battuta di una punizione prima di scattare in tutte le direzioni, ma la difesa di Bath non cade nel tranello e respinge l’attacco.
In apertura di secondo tempo Bath conquista subito un calcio di punizione, che Bailey spedisce in mezzo ai pali per il 17-14. Al 50′ i BaaBaas passano in vantaggio: cross-kick perfetto di McKenzie per AJ Lam, che si fa largo tra quattro difensori e schiaccia in meta, convertita dall’apertura. Dieci minuti dopo controsorpasso dei padroni di casa, che con una bella azione dei trequarti mandano in meta Cokanasiga alla bandierina per il 22-21. Ma i Barbarians non si lasciano intimidire e segnano una marcatura di gran classe: up&under di McKenzie, palla recuperata e il subentrato Bianchi prende l’intervallo arrivando ad un metro dalla linea di meta; il pallone arriva a McKenzie che vede AJ Lam libero al largo e lo serve con un magnifico passaggio di 30 metri. Lo stesso McKenzie converte e porta i BaaBaas sul 28-22. Bath tuttavia non ci sta e si ributta in avanti, accorciando le distanze al 71′ con una maul da touche e portandosi avanti 30-28 con un calcio di punizione.
Poteva una partita dei BaaBaas non concludersi in maniera spettacolare? Certo che no! Allora McKenzie, dopo aver magnificamente diretto l’orchestra bianconera per tutta la partita, la chiude a tempo scaduto con un drop di 35 metri. Player of the match meritatissimo per l’apertura neozelandese, apparsa in forma smagliante tra cross-kick millimetrati, break fulminanti e passaggi col contagiri.
Bello l’impatto degli italiani entrati in campo nell’ultimo quarto, con tutti e tre che partecipano alla costruzione della quarta meta dei Barbarians: Manfredi lancia la touche col giusto timing, Trulla rincorre l’up&under di McKenzie disturbando il ricevitore che manca la presa, Bianchi fa un break di 20 metri notando la mancanza di una guardia sul punto d’incontro e sempre Manfredi è il primo ad arrivare in pulizia sulla ruck successiva garantendo un possesso per nulla scontato.
La quarta meta dei Barbarians
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