Svelate ufficialità e speranze nell’emisfero sud, al lavoro con gli Springboks per mantenerli a lungo anche nel Championship
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“Sudafrica nel Sei Nazioni? Non credo proprio” dice il boss di NZ Rugby. Super Rugby Pacific fino al 2030
Arrivano segnali importanti dall’Emisfero Sud, sia in chiave Super Rugby Pacific che riguardo la possibilità (già ventilata in passato) del Sudafrica di trasferirsi e provare a sbarcare nel Sei Nazioni. Partendo dal primo, il torneo per franchigie, in una conferenza stampa a Sydney è stato ufficializzato un nuovo accordo che lo “blinda” fino al 2030.
Dopo una lunga serie di trattative, soprattutto destinate a chiarire gli aspetti economici e la ripartizione dei proventi, Rugby Australia e New Zealand Rugby hanno confermato che il Super Rugby Pacific continuerà con questo formato (compresi i playoff a otto squadre) e svelato l’idea di creare una stessa competizione anche per le ragazze.
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Sempre a Sydney parlando con la stampa Mark Robinson, presidente di NZ Rugby, è anche intervenuto riguardo la possibilità di “perdere” gli Springboks dal Rugby Championship dopo il 2025 (fino ad allora gli accordi sono già firmati): “Abbiamo avuto parecchi incontri con i dirigenti sudafricani, in questa fase c’è un forte impegno per voler proseguire il rapporto e tenere la squadra nel Rugby Championship anche dal 2026”. Robinson ha spiegato come ci sia stato il lavoro di una società di consulenza finalizzato a mostrare a Sanzaar cosa fosse meglio per il suo futuro:
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“Come possibilità di crescita per il Rugby Championship stiamo anche pensando a incontri delle nazionali femminili, delle squadre A e delle Under 20. I test match tra Sudafrica e Nuova Zelanda hanno un carico di rivalità unico nel mondo del rugby, e sono quello che i tifosi si aspettano di vedere almeno una volta all’anno”.
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