Il tecnico degli azzurri parla di credibilità ritrovata, di capitan Michele Lamaro e di quanto ami il nostro paese
Il 2022 azzurro si è chiuso da poche settimane, ma a ripercorrerlo ci pensa il commissario tecnico Kieran Crowley. Il neozelandese, intervistato da World Rugby, ha guidato la squadra a cinque vittorie nell’anno solare 2022, portandola al 12° posto del ranking mondiale a poco meno di un anno dalla prossima Coppa del Mondo.
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Questo grazie anche a un novembre dove sono arrivati i successi su Samoa e Australia prima della sconfitta col Sudafrica: “Siamo abbastanza soddisfatti di come sono andate le Autumn Nations Series. Penso che abbiamo fatto vedere diversi miglioramenti nel nostro modo di giocare ma è ancora molta la strada da fare. Dobbiamo metterci in condizione di poter vincere ogni singola partita, lottando ad esempio come abbiamo fatto in Galles nel Sei Nazioni. Quel giorno ci siamo riusciti, da allora la squadra ha maturato grande convinzione”.
Sia il successo di Cardiff che quello contro l’Australia a Firenze hanno portato a grandi esplosioni di gioia da parte di tutti i giocatori dell’Italia, comportamenti che Crowley legge così: “Gli italiani sono persone passionali, ritengo sia importante lasciarsi coinvolgere e abbracciare il DNA di un popolo diverso dal tuo (in questo caso quello neozelandese ndr). È stato fantastico vivere da vicino quei due successi, momenti toccanti arrivati dopo aver vissuto a lungo sotto un’aurea di negatività”.
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Tra le novità proposte da Kieran Crowley c’è uno stile di gioco brillante palla in mano: “Avevamo bisogno di trovare un’identità che sapesse adattarsi alle nostre caratteristiche. Se riusciremo a continuare così otterremo credibilità e rispetto da tutti, dobbiamo continuare a credere in quello che stiamo facendo”.
L’allenatore degli azzurri ha parlato anche di capitan Michele Lamaro: “Fa tanto lavoro dietro le quinte, è giovane ma già un ottimo leader aiutato da tutto lo staff. La squadra lo segue perché è un giocatore che parla con i fatti e il lavoro duro in mischia, dobbiamo solo riuscire a togliergli pressione perché la sua non è una posizione semplice. Comunque sta imparando a condividere la leadership con altri compagni e ritengo che questo sia molto importante”.
Infine Kieran Crowley ha parlato della sua vita in Italia: “Mi piace abitare in Italia, c’è uno stile di vita estremamente gradevole. Sono arrivato per allenare il Benetton e sin da subito ho sentito qualcosa di particolare, questo è un grande paese nel quale stare”.
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