L’ala sudafricana ha parlato del periodo che ha vissuto
Dopo tre settimane di ricerche, Sbu Nkosi, ala del Sudafrica e dei Bulls è stato ritrovato: a darne notizia è stata la franchigia di Pretoria con un comunicato ufficiale.
Sbu Nkosi è stato ritrovato: sta bene, ma ha fatto capire di avere problemi di salute mentale
“Sto meglio – ha detto il trequarti, che ha vinto la Rugby World Cup 2019 con gli Springboks – ovviamente ci sarà molto di cui parlare: le mie condizioni stanno migliorando”.
Poi aggiunge: “Ho sofferto un sacco di pressione, riguardante la mia salute mentale. In realtà è un paio di anni che ne ero consapevole di questa cosa, ma non sono mai riuscito a gestirla al meglio. E’ stata una battaglia con me stesso per cercare di calmarmi. Ripeto c’è tanto da approfondire: dalle aspettative che avevo su me stesso e che avevano le persone su di me”.
“In questo momento devo e voglio dare priorità a me e non al rugby giocato. Avevo e ho bisogno di tempo. Dove sono stato? A casa di mio padre a Emalahleni (municipalità distrettuale di Nkangala, ndr): è stato lui ad occuparsi della mia salute sotto tutti i punti di vista”.
Di seguito invece le dichiarazioni dei Bulls, fatte dal management della società: “Siamo felici di sapere che Sbu Nkosi sia stato ritrovato sano e salvo. Il club si è già messo in contatto con lui. Vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alle ricerche del giocatore. Nelle prossime settimane cercheremo di capire come pianificare la gestione del giocatore, ovviamente aiutandolo ad affrontare la situazione relativa alla sua salute mentale partendo con un periodo di riposo dal gioco”.
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